L'aarticolo non è completo, a mio avviso.
Io possiedo già un software (registrato regolarmente) che effettua il cracking delle chiavi WPA-PSK delle reti wifi, ma il processo non è un semplice brute-forcing.
Prima di tutto per "entrare" in una rete wifi bisogna essere nelle vicinanze della rete stessa, le chiavi WPA-PSK non viaggiano sulla eventuale estensione cablata della stessa rete, ma solo in "etere".
Da quì la prima fase per craccare una rete wifi: loggare in locale il traffico wifi criptato, senza necessariamente comprenderne il contenuto.
Già da questo elemento si intuisce come il numero di transazioni loggate dipenda dal traffico wifi effettuato.
Se, come ho potuto constatare tramite il mio SW, hai ha disposizione solo qualche centianaio di transazioni al giorno, allora ci fai poco e niente, e quindi devi loggare per un tempo molto più lungo.
Raggiunte almeno 200.000 transazioni criptate e loggate, parte il processo di cracking, questo su un normale PC core2 dura si e no 5 minuti e alla fine ottieni la chiave.
La grande potenza di calcolo può accelerare quest'ultima fase nel caso di chiavi complesse, ma quello che porta via più tempo in assoluto è la fase preparativa iniziale e, ripeto, deve essere svolta nell'ambito della rete wifi che si vuole bucare.
Questo sempre ben inteso che nel frattempo non venga cambiata la chiave.
Ciauzzz