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Originariamente inviato da iorfader
il dd non mi piace molto a me, preferisco i dischi o gli hdd/penne ecc.
è nata zoppa solo perchè è costosa, altrimenti avrebbe annientato i cd e dvd in pochi mesi
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E' nata zoppa perché è nata zoppa,
I costi sono dati dalle tirature e le necessità aziendali di ammortamento, la cosiddetta "economia di scala".
Quando è stato fatto il bluray, si sarebbe dovuto spingere sull'abbattimento dei costi e sulla distribuzione di media. Tutti avrebbero comprato masterizzatori bluray e i costi dei media sarebbero caduti al limite inferiore (come adesso dove la differenza di prezzo tra cd-r e dvd-r è bassa).
Un mio collega s'è appena fatto un computer nuovo, core i7, scheda video 460. Ma l'unità ottica è dvd. Non c'è alcun vantaggio a passare a bluray, nessuno ci distribuisce niente a parte i films.
Il dd non piace neanche a me, o meglio, non mi piacciono certi aspetti, come l'impossibilità di prestare o vendere sull'usato. Ma i vantaggi coprono gli svantaggi, specie laddove la rete è più prestante della nostra italiana. La distribuzione fisica infatti ha dei costi e soprattutto dei limiti, limiti di magazzino che i clienti della generazione internet sono meno propensi a tollerare: un tempo cercare quello che non era ben distribuito era un'epopea, e scoraggiava molti. Io ad esempio, a 17 anni mi sono dato alla musica dark, e prima di scoprire i sistemi alternativi di distribuzione, i mailing order telefonici eccetera, mi giravo tutti i negozi della zona rimediando per lo più frustrazione e delusioni. All'epoca con napster scaricavo spesso una canzone tronca (visto che la connessione si interrompeva e non si poteva più riprendere), oppure qualche frammento a 32kbps sul sito del gruppo (quando generosamente ne offriva un assaggio), e più che altro potevo farmi un'idea del genere.
Mò, sono passati 10 anni, i ragazzi si possono scaricare le discografie intere, si possono scaricare i film in 1080p, il dd è l'unico modo per fare concorrenza al p2p illegale, se non sui prezzi almeno sulla vastità di catalogo.
E' il mercato bellezza, e ci si deve adattare.