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Originariamente inviato da Kanon
Non franintendermi, ti parlo da Ubuntu user della domenica ma che in passato ha seguito un sacco di distro Linux (e altri "os alternativi" che m'interessano di più). Dico "inciampare" perché se dal lato server è tutto rose e fiori, sul lato Home PC ci hanno provato in tanti a sfondare ma quasi tutti hanno fatto un buco nell'acqua, nei casi peggiori hanno fatto bichi da miliardi di dollari. Ora l'attenzione si è spostata sul campo mobile: gli "Armdroid" sono una solida realtà, ma ci è voluto un colosso come BiG per trainare l'Open Handset Alliance e Android. Sull'altro versante MeeGo nasce da due buchi nell'acqua commerciali come Maemo e Moblin e sta radunando una pericolosissima cerchia X86 che mandarebbe a gambe all'aria la grande svolta Armdroid pur di entrare nel mercato con un buon supporto hardware. Quelli che ci hanno provato senza supporto di AIB e partner all'altezza (Corel, Canonical, Xandros, Suse etc) il mercato home l'hanno visto dal buco della serratura di una porta chiusa...
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Beh, Google più che trainare l'OHA, l'ha creata, la controlla e la paga... Niente di diverso rispetto ad una società controllata e Android è estremamente differente da ciò che uno si aspetta sia una distro Linux (tant'è che la diatriba sul kernel fork è ancora tutt'altro che risolta), ma illustra molto bene quali siano le potenzialità di chi vuole/può investire in Linux.
Maemo e Moblin non sono stati successi commerciali perchè nessuno è mai stato interessato a farli diventare tali: Moblin, se Intel avesse voluto, poteva spingerla come distro di riferimento nel settore NetBook, ma invece è stata utilizzata più che altro come banco prova.
Stesso discorso per Nokia, come è stato detto più e più volte ha sempre sostenuto che Maemo non fosse adatta al grande pubblico (perlomeno nelle versioni uscite finora) anche se non lo definirei esattamente un insuccesso neanche dal punto di vista commerciale.
Cosa dimostra questo? Che finora i prodotti Linux-based hanno fallito quando non c'è stata la volontà di spingerli, volontà che ora sembra proprio ci sia, considerando il numero (ed il peso) dei partner in gioco.
Da una parte (ARM) abbiamo Nokia, che ha voluto a sorpresa abbandonare il codice Maemo scommettendo sul numero maggiore di utenti che potrebbe/dovrebbe avere Meego, dall'altra (X86) abbiamo Intel e AMD, la prima che interviene perchè ha intuito che il futuro è sempre più mobile, settore dove ARM ha una marcia in più e quindi vuole se non altro avere una base software valida che vincoli (si spera invogli) in parte gli utenti a x86, la seconda perchè non vuole rimanere fuori e perdere il treno; mentre in mezzo abbiamo tutta una cricca di produttori, sia hardware che software, che non si faranno sfuggire l'occasione di cavalcare il treno della novità, tanto più se il biglietto è gratis e se ne riceve pubblicità gratuita, vedi il consorsio GENIVI, vedi i vari produttori di processori ARM, vedi Alpine, vedi alcune aziende di SetTopBox.
Poi ovvio, tra il dire il fare...