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Old 30-09-2010, 09:49   #7
+Benito+
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lasciando perdere le soluzioni tecniche sopraffine, la possibilità di usare due ottiche che illuminano lo stesso sensore, se tecnicamente fattibile, credo sia una valida soluzione.
Nelle compatte posizionando le aperture agli estremi e allargando di due-3 cm la macchina dovrebbe ssere possibile ottenere un buon risultato, ma nulla vieta che il formato della macchine evolva portandosi verso l'ottenimento di un disegno idoneo allo scopo.
Non credo vedremo mai compatte da 60€ stereoscopiche, nè credo nel "basta fare due foto spostate" perchè non è così semplice, gli errori di parallasse, lo spostamento che la macchina ignora, le traslazioni lungo Y e Z che la macchina ignora portano certamente ad un decadimento della qualità nella generazione delle immagini, che nel caso della stereoscopia è immediatamente percepito dal cerello come un "errore" nella posizione spaziale o nella messa a fuoco di alcuni soggetti nella composizione.
Macchine intorno ai 100€, in cui al posto di super zoom si adottino ottiche fisse ed eventualmente anche due sensori non mi sembrano ugualmente assurde, l'elettronica è sempre più economica e credo (credo) che in una bridge da 250€ buona parte del costo sia un'ottica zoom costruita con sufficiente decenza, visto il trend attuale.
Risparmiare la spesa dello zoom potrebbe ripagare il secondo sensore.
Anche perchè avere un'ottica zoom pone un problema di fondo: se si usa una sola ottica con separazione successiva (con un risultato finale che però i lascia molto scettico in termini di distanza tra i punti di vista) lo zoom non è un problema, diversamente è necessario che le due ottiche siano movimentate in perfetto sincronismo posizionale e anche la messa a fuoco proceda in parallelo, cosa non banale.
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