pubblicato: giovedì 29 luglio 2010 da Rosario
La corte di Komsomolsk-on-Amur ha chiesto al provider russo Rosnet di bloccare l’accesso a YouTube a causa della presenza di materiale inneggiante al razzismo sotto lo slogan
Russia for Russians, contro l’attuale composizione multietnica della società nella nazione. Oltre a YouTube, nel provvedimento sono stati coinvolti anche
Internet Archive e gli altri archivi Lib.rus.ec, Thelib.ru e Zhurnal.ru, colpevoli di ospitare scritti di Adolf Hitler.
Il proprietario del provider Rosnet, Aleksandr Ermakov, ha commentato la decisione in modo prevedibilmente contrariato:
“
Tutta la razza umana usa questo sito. E i provider come noi non violano le leggi russe, ma ci costringono a chiudere il sito in modo che i nostri utenti non possano entrare e guardare i video. È assurdo! Seguendo questa logica, dovremmo demolire tutti i palazzi con una svastica sul muro, oppure quando due persone parlano di una bomba al telefono, dovremmo sequestrare tutti i telefoni dei Russi”
Una posizione sicuramente condivisibile nel nome della libertà d’espressione, ma che arriva in una situazione molto delicata nella quale ancora non si è riusciti a trovare un compromesso tra tale libertà e la necessità di rimuovere in modo tempestivo contenuti scellerati inneggianti a razzismo e altre idiozie.
Fonte:
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Mashable