@joop
Sì, la conoscenza è di tutti. Ok. Però se voglio acquisire conoscenza leggendomi un libro fosse anche del 1926 devo pagare soldi agli eredi dell'autore morto. Perchè c'è il copyright e dura così tanto. Allora la conoscenza non è di tutti. E' di quelli che possono o vogliono pagare per averla?
La distinzione tra conoscenza (cultura?) e giochi mi sfugge al momento.
Comunque sia, è giusto che chi ha impiegato del tempo per produrre qualcosa venga pagato. Ma una volta sola. Non per secoli!
Ancora. Non vedo artisti e programmatori esattamente morire di fame. Ma, se avanzamenti nella tecnica dovessero un giorno impedire loro di vivere del frutto delle loro opere intellettuali, ci sarebbe una sola cosa da fare: cambiare mestiere. Tenere magari il lavoro intellettuale come hobby.
Ci sono tonnellate di esempi di lavori resi obsoleti dalla tecnologia: dagli addetti agli ascensori ai venditori ambulanti di ghiaccio, dai signori che vediamo nei film accendere manualmente i lampioni londinesi ai lattai, dalle operatrici delle centraline telefoniche ai telegrafisti.
Nessuno ha creato delle leggi per far sì che i telegrafisti o i venditori di ghiaccio potessero continuare a fare il loro mestiere. Si sono estinti.
Ma l'arte non si estinguerà. Non è nata a pagamento. Lo è stata ed è ad oggi. Per quanto non so. Ma è una fase. Non è detto che sarà sempre così.
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