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Old 27-05-2010, 13:20   #7
LucaTortuga
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Caro Claudio, secoli di studio del diritto processuale ci hanno confermato, oltre ogni dubbio, che è necessario processare molti innocenti per poter punire pochi colpevoli.
Per ridurre al minimo il rischio di condanne ingiuste, più che istituire un sistema di impugnazioni successive e considerare l'imputato formalmente innocente sino a condanna definitiva, non si può fare.

Per quanto riguarda l'onorabilità di chi si trova sotto processo, se l'opinione pubblica non è sufficientemente garantista direi che si tratta di un problema essenzialmente culturale (ma, dal punto di vista politico, il popolo è sovrano anche quando prende le sue decisioni secondo parametri poco condivisibili).

Venendo, infine, al problema della durata dei processi... è il legislatore a doversene occupare, snellendo le procedure e aumentando le potenzialità "produttive" dell'intero sistema giustizia (cosa aspetti a farlo, ce lo stiamo chiedendo in molti, da tempo).
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"Personalmente non ho nulla contro chi crede in un Dio, non importa quale. Sono contrario a chi pretende che il suo Dio sia l’autorità che gli permette di imporre delle restrizioni allo sviluppo e alla gioia dell’umanità" (Alexander S. Neill, «Summerhill», 1960).
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