organizzazione europei calcio 2016, Italia di nuovo bocciata ?
Euro 2016 - L'Italia sembra non convinca l'Uefa
Eurosport - ven, 14 mag 19:23:00 2010
Uefa.com ha pubblicato le relazioni valutative (in inglese) dei tre paesi – Turchia, Italia e Francia – che si sono candidati per ospitare la fase finale di UEFA EURO 2016 fra sei anni. Non ci sono buone valutazioni per la proposta azzurra
L’Uefa assegnerà l’edizione degli Europei di calcio del 2016 il prossimo 28 maggio a Ginevra, ma con tutta probabilità non ci saranno urla di esultanza da parte dei dirigenti dell’Italia, che è uno dei tre Paesi candidati. La proposta del clan azzurro infatti ha accusato un brutto colpo oggi quando la Uefa ha pubblicato il rapporto di valutazione sulla nostra candidatura: “In generale il settore della candidatura italiana relativo agli stadi è professionale e di standard ragionevole, sebbene in alcune aree i requisiti non vengano soddisfatti in pieno". L'Uefa evidenzia inoltre che "importanti investimenti a livello cittadino e specialmente a livello di stadi sarebbero necessari per ospitare" il torneo, il primo a 24 squadre.
STADI, NOTA DOLENTE - "La candidatura italiana comprende 12 stadi, di cui un esistente. Otto avrebbero bisogno di sostanziali interventi, tre sarebbero nuove costruzioni. In totale, verrebbero investiti 740 milioni di euro con fondi pubblici o privati. A questo punto le autorità hanno garantito l'86% (640 milioni) dell'investimento totale". Nel documento si afferma anche che "il budget per uno dei nuovi stadi è irrealisticamente basso, tuttavia dovrebbe essere integrato dai governi locali e regionali. I budget per altri due nuovi stadi sono alti", soprattutto per gli interventi da effettuare sulle infrastrutture dei siti. I tempi di realizzazione fanno paura ai dirigenti dell’Uefa: "Degli 11 stadi che richiederebbero che richiederebbero interventi, un progetto (Torino) attualmente è in corso gli altri 10 devono ancora cominciare. Secondo i documenti ricevuti, si prevede che i progetti di tutti gli stadi vengano completati entro luglio 2014. Durante gli 8 interventi, i club continuerebbero a giocare le gare casalinghe (e in alcuni casi europee) negli stadi. Questo potrebbe complicare e allungare i lavori, creando difficoltà di programmazione con possibili conseguenze sulla data di consegna".
E’ vero, "Le motivazioni chiave sono state espresse in maniera molto generica", scrive l'Uefa, ma le valutazioni, anche se “generiche” sembrano abbastanza indicative. Ci si avvia verso una cocente bocciatura...
ABETE PENSA POSITIVO – C'è però chi cerca in tutti i modi di rendere la pillola meno amara: "Devo leggerle con grande attenzione, ma la conferma è che la partita è ancora aperta sul versante tecnico". Il presidente della Figc Giancarlo Abete non si dice preoccupato sulle prime valutazioni dell'Uefa. "Fare valutazioni prima di aver preso visione in maniera diretta di quanto afferma l'Uefa potrebbe rivelarsi un errore - ha detto Abete - Ma ciò è in linea con un percorso che conferma che l'Italia ha presentato un dossier di qualità".
Abete ha ribadito che "è un errore metodologico far competere soggetti tra loro diversi, con dossier tecnici collegati a progettualità e strutture del calcio diversi. In questi progetti va capito il rapporto tra l'esistente ed il progettato: la Francia dovrà costruire 4 stadi con otto gia' indicati, noi tre con nove impianti gia' esistenti mentre la Turchia ha due stadi esistenti e sette da realizzare".
Abete non rimarrebbe sorpreso di una vittoria dell'opzione turca: "Non mi stupirei di niente, sono candidature con progetti diversi". Per Abete, poi, non conterà granché il fatto che a capo della scala gerarchica dell'Uefa vi sia un francese, Michel Platini: "Non si votano le persone ma i paesi, i contenuti delle candidature".
Davide Bighiani / Eurosport
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