Mi risulta che non ci siano università italiane tra le prime 100 al mondo, quindi immagino anche il politecnico sia escluso da questa calssifica. Ora, non voglio sparare a zero sul povero politecnico, che tra mille difficoltà ce la mette tutta a per tenere alto l'onore, tuttavia la posizione è debole rispetto alla concorrenza:
I baroni ci sono anche lì: magari sono anche persone preparate, ma non necessariamente le migliori o all'avanguardia.
Manca il collegamento con le imprese: fanno meglio degli altri ma non basta, i soldi vengono in gran parte dallo stato, le imprese sono un mondo a sè, non finanziano corsi, non contano nulla.
Sono sottofinanziati.
Prendiamo per esempio la Texas A&M University: pubblica, è pagata per il 15% da fondi statali, il resto se lo cercano. Possiede un campus di decine di ettari, uno stadio da 80.000 posti, piscine, campo da golf da 18 buche (nel deserto), attrezzature sportive svariate, torri di trivellazione per far "giocare" gli studenti e 2 reattori nucleari per scopi di ricerca (sapete, secondo gli americani non c'è modo migliore di imparare che fare le cose). Prendono, solo dai privati circa 600 mln di finanziamenti della ricerca. Costo retta: dai 6000 ai 12000 USD l'anno, cui si aggiungono le borse. Costo medio per i resdenti: circa sui 50.000€ tutto incluso per 4 anni (alloggio, vivere, ecc.). Salario medio: 40.000€ (a 24 anni). Ripagato in 3 anni.
Questa è un'università da sogno? beh, è buona ma c'è di meglio. Diciamo tra le prime 40 americane. Ora immaginatevi le Top 10: MIT, Harvard, Brown, Stanford, Caltech, Columbia, UCLA, Berkeley... investono miliardi di dollari ed hanno decine di nobel a libro paga.
Il Politecnico, per quanto ce la metta tutta (cosa che non dubito) esce massacrato da questo confronto.
Sta gente sono i nostri concorrenti: non aspetteranno che noi recuperiamo, se non ci si muove ci asfaltano in un baleno.
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