"Milan apri agli arabi": lo vogliono i Lettori
La rubrica di MilanNews, a cura di Stefano Maraviglia, che analizza i risultati del SONDAGGIO, riportando e commentando il pensiero del popolo rossonero.
29.04.2010 11:30 di Stefano Maraviglia articolo letto 969 volte
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Cresce il malcontento tra i tifosi rossoneri, cresce la paura di vedersi nuovamente lontani dall'Inter, dalle altre big europee e dai ricordi di quel Milan che dominava l'Europa e non solo. Il sentimento si rattrista ad ogni dichiarazione rilasciata dalla fam. Berlusconi o da chi per loro (Galliani, Braida ecc..). Un futuro quanto mai incerto, un mercato low cost, fatto di parametri zero e poco più, mentre tutte le altre big spendono, crescono e vincono. I tifosi rossoneri non ci stanno. Da una parte l''invito alla dirigenza di mollare la presa e cedere lo scettro ad altri investitori più propensi a spendere per questo Milan, dall'altra il non voler proprio cancellare tutto quanto (tanto) di buono fatto negli ultimi vent'anni. La soluzione migliore, mantenere la dirigenza attuale e quindi la storia, lasciando aperta una porta a nuovi investitori che potrebbero portare nelle casse del Milan soldi ed entusiasmo utilissimi per il futuro. La redazione di MilanNews.it ha chiesto a voi lettori: "Sareste favorevoli all'ingresso in società della cordata araba?" Un coro unanime o quasi, si è levato: "Sì, porterebbero tanti milioni da investire nel mercato per tornare a fare campagne acquisti degne del Milan" l'86,82% vede di buon occhio l'apertura ad azionisti arabi. L'unico appunto da fare è di lasciare al timone un comando saldo, troppo spesso gli emiri si sono impegnati a comprare ed investire, mollando di colpo il giocattolo quando non li divertiva più. Questo il pensiero del 13,18% dei votanti, che teme per il futuro rossonero. "No, perchè potrebbero si investire molti soldi ma stufarsi del club e andarsene lasciando buchi di bilancio enormi ". Questo quanto ipotizzato e non da sottovalutare. Attratti dal Mondo europeo gli emiri possono intervenire e gestire patrimoni, salvo poi disfarsene al primo malessere. Un rischio che una società gloriosa come il Milan, non può correre.
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