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Originariamente inviato da hibone
immagino tu abbia detto una cosa e ne abbia pensata un'altra...
se la bobina viene "caricata" su di essa circola una corrente, che è costante, questo contraddice il tuo punto di partenza.
Non c'è bisogno di sostenere la corrente dall'esterno, questo è vero, ma è diverso da quello che hai scritto.
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Allora mi sono espresso male. intendevo quello che hai scritto tu.
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precisato che resta un elettromagnete, in linea di massima la risposta è si, ma "enormemente più elevato" è molto relativo. più elevato rispetto a cosa?
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rispetto ai magneti ferromagnetici classici e agli elettromagneti non superconduttivi, a parità di dimensioni
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stiamo parlando sempre di elettromagneti eh... non di magneti.
in ogni caso no.
un motore elettrico è sempre una macchina che converte energia. punto.
con un avvolgimento allo stato superconduttivo hai solo l'assenza dell'effetto joule sulle spire. incrementi il rendimento ma finisce li... i cuscinetti ancora ci sono a dissipare energia.
idem con patate...
non cambia una mazza.
no...
beh... per farla breve. la superconduttività è un fenomeno fisico che riguarda la conduzione. quindi non incide sull'intensità del campo magnetico prodotto.
Il fatto di poter realizzare elettromagneti molto potenti grazie alla superconduttività deriva dal fatto che grazie alla superconduzione è possibile aumentare il numero di spire dell'avvolgimento grazie alla bassa caduta di tensione.
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uhm non mi sembra che la superconduttività incida SOLAMENTE sulla resistenza elettrica (annullandola), ma è proprio uno stato fisico in cui data l'assenza di effetto joule posso sparare correnti enormi in bobine piccole, ma soprattutto il concetto che mi ha stupito è che la corrente "caricata" continua a circolare per lunghissimo tempo, se il sistema è sotto criostasi, che è un comportamento diverso dall'elettromagnete classico in cui ho flusso magnetico solo quando applico la corrente. Ed è su questo concetto che ho basato tutte le mie ipotesi di prima.
Poi non so se ho capito male o cosa...
E' più probabile che il problema sia quello citato da gugoXX, nel momento in cui cerco di sfruttare il campo magnetico per produrre lavoro, la corrente che circola viene "dissipata".