[brochure]

Non ho visto la partita, come al solito l'ho seguita sulla tele (radio) cronaca...
Se mai è possibile esprimere un giudizio verosimile non vedendo le immagini in diretta, e se è vero che nel primo tempo tutti avevano espresso soddisfazione sul gioco, qualcosa mi dice che ancora una volta la condizione atletica è stata deficitaria, e più dei soliti 45 minuti sulle gambe non abbiamo.
Quanto sto per scrivere non voglia essere una facile contestazione (che gli ultras hanno fatto a fine gara con tanto di faccia a faccia con dirigenza e parte della squadra) nei confronti di Cestaro e soci...sarebbe facile sparare sulla croce rossa; ma il pensiero che mi viene è questo: se il Padova è costretto a festeggiare il centenario con una promozione che si potrebbe definire strabiliante (conosciamo tutti cosa è accaduto nelle ultime 10 partite) e addirittura eroica se penso al 21 giugno, poi (facendo tutti gli scongiuri) sconfessata, sconsacrata, profanata da una retrocessione beffarda come quella che potrebbe prospettarsi - soprattutto dopo l'avvio di stagione; se cento anni di storia sono in mano a chi il Padova, e Padova, li conosce solo da pochi anni, solo perché è l'unico (onore al merito) a non volersi tenere i soldi tutti per sè a tutti i costi (andando anzi contro i mugugni familiari); se quello "zoccolo duro" delle meraviglie quale all'inizio sembrava essere quello composto dal trio Sabatini/Sottovia/De Franceschi - gente "di Padova", gente con il Padova nel cuore, gente che conosce e vive Padova e il Padova - crolla inequivocabilmente e nel profondo senza vedere neanche lontanamente la linea d'arrivo; se tutto questo è vero, forse c'è qualcosa a monte.
Forse la stessa cosa che faceva infiammare gran parte dei tifosi (senza troppo raziocinio) a inizio stagione, fomentando grandi speranze perché noi siamo il Padova.
Forse significa che la storia è la storia, i fatti sono i fatti.
E forse che la mentalità è la mentalità.
A Padova si viene per vincere.
Forse è proprio per questo che si perde sempre...