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Old 23-02-2010, 17:42   #83
Steinoff
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Mi sembra che ci sia un po' di confusione generalizzata su cosa sia stato il Kursk e cosa sia (ufficialmente) successo il giorno del suo affondamento.
Quel che riporto sono esclusivamente i fatti conosciuti perche' documentati.
Il Kursk apparteneva alla classe Oscar II (classificazione Nato), sottomarino a propulsione nucleare SSGN, in grado cioe' di lanciare missili nucleari NON balistici da appositi tubi di lancio NON utilizzati per i siluri.
154 metri di lunghezza, 18,2 di larghezza, 9.2 di altezza, dislocamento in emersione 10500 tsl, in immersione 13500 tsl.
2 reattori nucleari OK-650b, 2 turbine a vapore.
Velocita' in immersione 32 nodi, in emersione 16 nodi.
Equipaggio 107 uomini.
Entrato in servizio nel 1995 presso la base di Severomorsk, affondato il 12 agosto 2000.

Quindi NON e' evidentemente un sommergibile d'attacco come il vecchio classe Lyra (codice Nato Alpha) in titanio, piccolo, veloce e maneggevole, ma piu' simile ad un Akula (o classe Typhoon codice Nato) del quale e' piu' corto di 20 metri.
Non e' quindi progettato per il dogfight.

Circa gli eventi di quel giorno:
Il 12 agosto 2000 il sottomarino nucleare era impegnato nel mare di Barents in un'esercitazione militare navale nella quale avrebbe dovuto lanciare dei siluri a salve contro l'incrociatore nucleare classe Kirov Pyotr Velikiy in russo: Пётр Великий[?] (Pietro il Grande).

Alle 11:28 locali (07:28 UTC) furono lanciati dei siluri di prova ma subito vi fu un'esplosione, presumibilmente di uno dei siluri del Kursk. L'esplosione chimica aveva una potenza compresa tra i 100 e i 250 Kg di TNT e produsse un'onda sismica di intensità di 2.2 secondo la scala Richter. Il sottomarino si adagia sul fondo a 108 metri di profondità a circa 135 km da Severomorsk 69°40′N 37°35′E / 69.667, 37.583. Una seconda esplosione avvenne 135 secondi dopo la prima con un'intensità compresa tra i 3.4 e 4.4 della scala Richter quindi con una potenza compresa tra le 3 e i 7 tonnellate di TNT.[1] L'esplosione sommerse il sottomarino con molti detriti rendendone difficile il recupero. Dopo vari tentativi di salvataggio falliti da parte dei russi, una nave speciale norvegese equipaggiata con un batiscafo inglese si agganciò con successo al sottomarino affondato, trovandolo tuttavia allagato completamente e senza alcun superstite


La prima esplosione NON puo' in nessun caso essere confusa con una collisione, ma si potrebbe trattare di quel che si chiama hot run torpedo come fu riferito nella terza spiegazione ufficiale.
A tal proposito, quel che ufficialmente fu riferito dalle autorita' russe furono tre versioni, le successive a smentire le precedenti.

There are several versions of the reasons for the disaster. According to Vice-premier Ilya Klebanov, the first version is that of an underwater collision with a foreign vessel. Ilya Klebanov who heads the commission to investigate the case described as the second version a possibility that the submarine hit a German mine left over from the time of the Second World War. The third version, the Vice-premier believed, could be an emergency situation in the submarine's torpedo compartment. According to Ilya Klebanov, the majority of the crew died during the first seconds of the disaster.

By July 2002 Russia's prosecutor-general, Vladimir Ustinov, said an investigation had established that an exploding fuel from a blank torpedo caused the other blasts that destroyed the submarine. Ustinov said the blast was triggered by a complex chemical reaction with hydrogen peroxide - used as its fuel in the torpedo exploded because of a complex chemical reaction. "The initial impulse which triggered an explosion of the torpedo was the result of an unusual process of events inside the oxidising agent reserve of the torpedo," Mr Ustinov said. This triggered a massive explosion of other, combat-ready torpedoes, and just over a minute after the initial blast the front section of the submarine was completely destroyed.


C'e' da dire che le condizioni in cui fu trovato lo scafo a causa delle deflagrazioni, e in cui fu ulteriormente ridotto a causa del recupero, non consentirono un'indagine accurata ed esaustiva.

Il "foro d'ingresso" ipotizzato, riportato in alcuni interventi precedenti:

Altre immagini del relitto dopo il recupero:
ben visibili, gli alloggiamenti dei tubi di lancio laterali dei missili







dettaglio di un missile ancora nel suo tubo di lancio, bloccato e messo in sicurezza con una qualche sorta di spuma bloccante. Notare anche la copertura danneggiata della testata :

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Ultima modifica di Steinoff : 23-02-2010 alle 17:47.
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