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Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha firmato i decreti di scioglimento delle amministrazioni comunali di tre comuni campani firmato dal Ministro dell’Interno Maroni per “inadempienze gravi nello smaltimento e gestione dei rifiuti”. Sono stati decapitati sindaco, giunta e consiglio di Maddaloni, Castel Volturno e Caslel di Principe, due amministrati dal centrosinistra e uno dal centrodestra. La reazione degli amministratori è stata rabbiosa: invece che disinnescare le bombe ecologiche, protestano gli amministratori, si puniscono i rappresentanti degli enti locali democraticamente eletti, additandoli di fatto come responsabili dello sfascio. Insomma, non ci stanno, anche perché non c’è un rapporto chiaro di causa ed effetto fra il fumus mafioso, che avrebbe suggerito la punizione (senza che fosse specificato nel provvedimento) e l’attività amministrativa.
I tre comuni "puniti" sono, infatti, terreno di coltura e “patria” dei casalesi. La “grave inosservanza di specifici obblighi” segnalata dal Sottosegretario Bertolaso a suo tempo, causa dello scioglimento, riguarda tuttavia l’ambito della raccolta e il trasporto dei rifiuti. Non ci sarebbe stata efficienza, sollecitudine, buona gestione. Ma è solo l’inizio. Nel mirino ci sarebbero tanti altri comuni ugualmente inadempienti, già segnalati al ministero dell’Interno. E la cosa non fa piacere agli amministratori sotto indagine per la loro presunta cattiva amministrazione.
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Ah,non l'avevo ancora letta questa notizia.
Maroni,grazie di esistere,mi fai godere.
Per la sicilia pazienza,ma intanto per la Campania...