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Originariamente inviato da DjMix
Questo no. E' puro e semplice FUD. Gli strumenti sono strumenti, e non intaccano in alcuna maniera il prodotto finito. C'è poi una gran confusione sull'incorporamento di codice GPL in programmi closed (nel caso questo avvenga per sbadataggine del programmatore ovviamente: se lo fa intenzionalmente allora è chiaro che il prodotto derivato deve essere GPL).
Questo articolo su groklaw (proprio di questi giorni, capita a fagiolo) spiega in maniera ottima la questione.
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mmmh, bisogna stare attenti. La GPL parla in generale di "derivative work", che e' abbastanza fumoso come concetto (nonostante cerchi di specificarlo proprio due righe sotto).
Se posso compilare del codice C++ col compilatore GNU e distribuirlo senza dare in giro il codice e' perche' la licenza del compilatore ha una clausola particolare (non contenuta nella licenza normale) che dice esplicitamente che lo si puo' fare.
Il problema e'... quando del codice scritto tramite un altro prodotto diventa "derivative work" ?
In generale si suppone che lo sia quando incorpora codice dell'altro prodotto (vedi ad esempio
http://www.linuxjournal.com/article.php?sid=6366 ), ma dal punto di vista legale (negli usa) un lavoro derivato e' semplicemente
"a work that is based on, or incorporates, one or more already existing works". Non e' strettamente necessaria la presenza del codice quindi per rientrare nella definizione. D'altra parte non e' necessario la fotocopiatrice per ottenere un lavoro derivato da un altro libro

. Alcuni avversatori della GPL (i fan della licenza BSD tipicamente

) insistono molto su questo punto tanto che arrivano a dire che dal momento in cui leggi codice GPL quello che scrivi deve essere considerato lavoro derivato (un tantino estrema come posizione indubbiamente

).