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Old 15-11-2009, 17:06   #1
Corleonese
Bannato
 
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Messaggi: 234
...e il settimo giorno egli si riposò

Di solito la domenica rifletto sulle azioni della settimana.

Sono un ragazzo di 22 anni e lavoro da quando ne ho 18. Lavoro per me, non ho superiori non ho capi, nessuno che mi dice cosa fare, quando farlo e come farlo (ohhhhhh).

Mentre scrivo posso guardare le mie mani; piene di tagli e cicatrici, su alcune vedo ancora il gonfiore della ferita fresca. Oggi è domenica e i tagli si vedono perfettamente perchè le mie mani sono pulite e profumano di sapone. Durante la settimana, invece, guardo le mie mani e vedo che sono sporche e manco faccio caso ai tagli.

La mattina quando mi sveglio e incomincio a lavorare sento il freddo sulla faccia che taglia la pelle, lo sento passare tra i jeans.
Cammino sul bagnato sento l'umidità che mi penetra nelle scarpe e mi bagna il calzettino, ho i piedi freddi e bagnati tutta la giornata.

Non ho orari; finisco di lavorare anche alle 7-8 di sera, mi fermo per mangiare, sono cosi stanco che dopo che ho scambiato qualche parola con qualcuno (sempre inerenti al lavoro da fare il giorno dopo) mi chiudo in camera mia per far riposare il cervello, il corpo e mi addormento.

Quello che penso mi porta a rassegnazione, cosi tanta rassegnazione che diventa rabbia e odio verso una certa fetta di società.
Ieri sera camminavo con i miei amici e nonostante la loro presenza io ero assente, e pensavo ai fatti miei, e notavo come cosi tanta gente senza fare un cazzo durante tutta la settimana possa permettersi macchine di 50-60-70 mila euro. Non parlo di uomini, ma di ragazzi della mia età e anche meno.
Perchè nonostante loro non hanno tagli sulle mani possono avere più successo di me nella vita e nei beni materiali(si purtroppo io il successo lo misuro con i beni materiali, perchè sono un materialista ed è la mia natura)?
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