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Old 09-11-2009, 13:26   #2
mixkey
 
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Originariamente inviato da SerPaguroSniffa³ Guarda i messaggi
Qualche giorno fa ho letto un'articolo su un giornale nel quale ho letto che in America esistono delle cliniche-cimiteri dove la gente può decidere di farsi ibernare una volta morta pagando circa 20k $ nella speranza che un giorno la tecnologia permetterà di "riparare" il loro corpo e riportarli in vita.
Letto cio' sono andato ad informarmi un po' sul web e la faccenda è indubbiamente interessante, ma apre molti interrogativi scientifici e morali.
A riguardo dei limiti fisici si parli di:

-la rottura delle membrane cellulari da parte dei cristalli di ghiaccio che dovessero formarsi;
-la formazione di rotture del corpo ibernato sottoposto alla tensione dei diversi tessuti che hanno coefficienti di dilatazione diversi;
-la difficoltà in caso di scongelamento a scongelare contemporaneamente tutte le parti del corpo.

La prima secondo wikipedia è ormai risolta iniettando nel sangue una soluzione che impedirebbe il congelamento delle membrane cellulari.
Ora interrogativo che mi sorge, non siamo mica fatti di solo sangue e vene, tutte le altre parti del corpo come fanno tramite questo fluido iniettato a evitare la formazione di cristalli di ghiaccio che rompono le cellule?

A riguardo delle altre due, ci stanno lavorando, ma si pensa che se una persona sarà scongelata tra 100 anni sapranno come scongelarla in modo adeguato..

Ora tutto cio' porta anche a sconvolgere la visione della vita (e della morte) che abbiamo attualmente..
Cioè per noi una persona morta è morta, non esiste più, ma se si scoprisse come riparare il corpo in questione effettivamente la persona torna in vita..
A livello filosofico questo però mi fa venire dei dubbi..
Che giustizia ""divina"" c'è nel fatto che tutti gli esseri umani fino al 2xxx d.c. son dovuti morire mentre quelli arrivati dopo una certa epoca hanno la possibilità di vivere in eterno?
Inoltre, la vita sembra esser strutturata per avere un inizio, uno sviluppo e una fine,che è una FINE, questo mi vien da pensarlo poichè i nostri corpi una volta morti si decompongono e non rimangono intatti negli anni, come se un ipotetico creatore abbia deciso come dev'essere scandita e regolata la vita.
Con questa visione però non vorrei sembrare aderire al cristianesimo o cose varie, perchè non sono cristiano, sono solo considerazioni che mi suggerisce una certa "logica" che scorgo nelle cose.
Può essere però una visione limitata e in realtà seppure siamo stati creati con determinate regole una volta creati con la nostra ragione siamo liberi di cambiare queste regole ovviamente con le conseguenze che ne deriveranno..

Insomma l'ibernazione da delle speranze per il nostro futuro ma pone anche degli interrogativi..
Inoltre chi dice che colore che attualmente si sono fatti ibernare un giorno verranno scongelati e non uscirà una legge che lo vieta? se si arrivasse alla tecnologia per riportare in vita una persona dichiarata morta, verrebbe appunto sconvolto il concetto di vita e morte e la visione comune subirebbe enormi e forse attualmente imprevedibili mutamenti..

Che ne pensate? a voi la palla..
L'essere umano ha come scopo quello di riprodursi ed una volta passata l'eta' in cui si puo' fare il corpo e' abbandonato a se stesso anche se puo' vivere ancora molti anni.
L'invecchiamento ha varie ipotesi comunque.
Sta di fatto che gia abbiamo "rubato" anni riuscendo a prolungare la nostra vita media e se un giorno si riuscisse a diventare quasi immortali dovremmo solo prendere atto e prepararsi ad affrontare le conseguenze.

Per quanto riguarda l'ibernazione io la vedo solo come una macchina del tempo che ti proietta nel futuro sospendendo la vita senza che il totale di questa abbia un incremento.
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