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Old 28-10-2009, 00:58   #267
girodiwino
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Originariamente inviato da aeterna Guarda i messaggi
bof, parli come se il pensiero e l'opera siano necessariamente alla stregua di prodotti da comprare e vendere. se nessuno ci lucra sopra, allora l'opera non si diffonde, se l'opera non si diffonde, allora non si crea il mito.
accade, ma non credo affatto che debba sempre essere così.
hanno prodotto più cambiamenti la libera circolazione delle idee ed i movimenti spontanei che qualunque calcolata manipolazione.


informati sull'opera di maria teresa, su come abbia iniziato, su come sia spontaneamente nata la sua missione, su come abbia affrontato da sola le ostilità delle autorità indiane, e di come abbia guadagnato la loro fiducia con il dialogo e le opere, non certo con danari o la protezione di una chiesa cattolica che non aveva praticamente alcuna parte in quello che lei faceva.

essa, la C.C., si presentò poi certo, molto tempo dopo, a reclamare l'onore ed il merito di quanto ella aveva fatto, magari in modo opportunista e sciacallo chi dice di no.

ma tutto questo è un discorso che va affrontato a parte, che non deve scalfire neanche di un millimetro un'opera straordinaria di solidarietà umana nata dalle mani di una persona qualunque, che ha fatto tanto bene al prossimo come mai nessuno di noi riuscirebbe a fare in 1000 vite, noi che teniamo i nostri fondoschiena bene incollati alla sedia e stiamo qua a picchiare tasti per ammazzare il tempo.
ù


perdonami, ma mi sembra che anche nel documentario non si metta tanto in dubbio la statura morale della persona, quanto la reale portate della sua azione diretta....
come è possibile che con tutte le donazioni che la sua confraternita (mi scuso per l'eventuale imprecisione) ha ricevuto la prima struttura fosse messa peggio di un ospedale da campo?

questo nulla vuol togliere all'impegno della persona, ma forse è il caso di rendersi conto che i campioni della fede sono esseri umani che non hanno solo punti di luce ma anche zone d'ombra che possono essere controverse. non solo in occidente il deficit di analgesici è considerato grave, ma per la formazione spirituale della persona e l'influenza religiosa del posto è naturale che la concezione del dolore sia diversa, non credo di dover ricorrere allo stereotipo degli asceti per citare una fonte.
(non che sia una giustificazione, ma non si può pretendere certe cose da chi probabilmente veniva da un contesto culturale "arretrato")
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Classis Praefectus - E' difficile vedere un gatto nero in una stanza buia, soprattutto quando il gatto non c'è. - Rating: 25.2/30
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