Quote:
Originariamente inviato da Tasslehoff
Questo č il motivo per cui in ambito lavorativo:
1) non si usano distribuzioni dove cani e porci possono farci tutto e il contrario di tutto senza che ci sia qualcuno a risponderne
2) non si usano sistemi di update "lancio e spero" tipo yum/apt-get/up2date o simili ma si usano sempre e solo pacchetti con i binari precompilati da installare o upgradare a manina (ovvero rpm nel 99% dei casi)
3) non esistono configurazioni superpersonalizzate e tutto deve essere riproducibile in modo chiaro e documentato
4) non esistono upgrade radicali della distribuzione, si sceglie la versione in base ai requisiti dei servizi che ci vanno messi, e quella rimane. Se cambiano i requisiti si rifā la macchina, punto e basta.
Giā il fatto di usare gentoo imho č una scelta abbastanza masochistica per un server, non a caso la quasi totalitā delle aziende usa RedHat o Suse.
Al limite, ma proprio al limite, potrei ammettere Ubuntu server ma solo dopo un bell'abbonamento al servizio di assistenza di Canonical 
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ma in effetti faccio cosi'...
qui in azienda usiamo solo redhat e in minima parte debian...
ma al tempo l'unica distribuzione 64 bit decente (parlo di 4 o 5 anni fa) era gentoo... e quindi c'era ben poco da scegliere! specialmente per il cluster da calcolo (dove mi servivano pure pacchetti recentissimi)...