Una graphic novel. Anno 2013. La Corea del Nord lancia i suoi missili nucleari in Alaska. Gli Stati Uniti rispondono. La Cina si schiera con i coreani. Gli Stati Uniti rispondono. Scoppia la terza guerra mondiale. Nucleare e di trincea. Questo lo scenario mondiale. In Italia il centrosinistra vince le elezioni con un candidato donna. A Palazzo Chigi i due leader della destra studiano la contromossa. Uno dei due (che assomiglia a qualcuno che eiste davvero) suggerisce di riprendersi il Paese con la forza. L’altro (altra vaga somiglianza) non è d’accordo: ci sono altri modi per recuperare il consenso perduto.
A un tratto, si scatena l’inferno: un esercito di mercenari piomba a Palazzo Chigi, uccide i due leader e prende il potere. Tecnica del colpo di stato. L’Italia è di colpo occupata da un esercito che sembra venuto fuori dal nulla ma in realtà non è altro che quella struttura clandestina formatasi durante la Guerra fredda, scoperta e (forse) smantellata e di cui non si sentiva più parlare da anni.
Incomincia la dittatura militare. E incomincia la resistenza. Uomini e donne con il passato oscuro che è lo stesso passato dell’Italia degli anni di piombo, cresciuti, sconfitti, traviati, segnati dal dolore e che ora si trovano ad avere una seconda possibilità: lottare per la libertà del proprio Paese come i loro nonni prima di loro. E stavolta senza l’aiuto degli americani impegnati nell’Armageddon. Soli, a combattere per il futuro.
Si intitola United We Stand di Daniele Rudoni e Simone Sarasso
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Fantapolitica o prossima realtà?