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Originariamente inviato da nomeutente
Bisogna vedere se quando saranno "tanti" avranno ancora la stessa cultura di adesso.
Tutte le evidenze, dicono che i processi migratori comportano una progressiva assimilazione degli immigrati alla cultura ospitante, quindi sembra che il problema non si possa porre in questi termini.
Per fare un esempio terra-terra, se anche diventassero il 51% è improbabile che varino una legge contro il consumo di alcoolici, posto che moltissimi immigrati cominciano a bere una settimana dopo essere arrivati in Italia.
In Inghilterra e Canada stanno sperimentando strade profondamente sbagliate per risolvere la questione (confondendo il rispetto della cultura con l'assegnazione di un status privilegiato a chi si autoproclama portavoce), basta seguirne altre.
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Ma io posso pure essere d'accordo con te (anche se l'alcool è cosa profondamente diversa dal trattamento riservato alle donne), lo dimostra il fatto che gli immigrati africani di fede islamica anche se, venendo qui, hanno abbandonato l'alcool, non hanno abbandonato la pratica dell'infibulazione (mi riferisco a un articolo su D di Repubblica che parlava dell'Olanda se non sbaglio, ma comunque non dell'Italia).
Il problema è che qui (meglio, in alcune regioni) si corre il rischio di cercare di percorrere le strade di Inghilterra e Canada (e non quella della Francia, magari cercando di evitarne gli errori), perchè sono decisamente più politicamente corrette.