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Originariamente inviato da franklar
Ho visto il servizio di Striscia, mentre di Videocracy ho visto solo il trailer quindi non mi sto a sbilanciare troppo.
L'impressione è che Striscia sia diventato un programma militante da strumento di propaganda a bassa intensità che è stato finora, prende posizioni nette e precise a favore del premier, fa quello che il tg convenzionali mediaset non possono fare ovvero deridere e demolire personaggi non graditi al "soft-regime".
Non mi risulta che in Videocracy si affermi che quello fosse un programma del Cavaliere, è vero però che due anni dopo Ilvio comprò quella che era ormai diventata una emittente ad alto contenuto sexy e ne ha riproposto certi format in lungo e in largo su quella che poi diventò Mediaset.
Qui Ezio Greggio nella sua arringa (fatta con la faccia di chi ha la classica pistola sovietica puntata alla tempia) compie una prima grossolana forzatura.
Abbastanza ridicolo anche mettere sullo stesso piano un programma del maestro Enzo Trapani con un sexy show con spogliarelliste allo sbaraglio, così come un Caravaggio è qualcosa di "leggermente" diverso dal giornaletto porno, anche se in entrambi si vede un po' di patonza.
Tornando alla propaganda di Striscia, l'altra settimana è partita una campagna di denigrazione contro Gad Lerner, "colpevole" di scrivere su giornali recanti foto pubblicitarie con modelle e annunci sexy. Non penso che Ricci sia così tonto da non comprendere la differenza tra il velinismo di massa e la reclàme di un costume da bagno, certo è che è un bel furbone.
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Su questo non sono per niente d'accordo. IMHO Lerner ha preso una posizione condivisibilissima SE non scrivesse su Vanity Fair. Oh, VANITY FAIR. Non so se avete presente la rivista... Scagliarsi contro la strumentalizzazione del corpo femminile quando si scrive su una rivista che in copertina sbatte quasi sempre delle gnocche ammiccanti mi sembra un pessimo esempio di coerenza... Che poi Ricci debba rendersi conto che cercare di rendere nobile il "mestiere" di velina è come arrampicarsi sugli specchi, è un altro discorso...