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Originariamente inviato da nexso
Molto interessante. Spero soprattutto nella ricerca contro il cancro (Folding@Home).
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NO.
"quellochevuoi@home" sono programmi quasi esclusivamente seriali, in grado di fare un gran numero di volte un piccolo lavoretto. E i vari piccoli lavoretti non sono dipendenti l'uno dall'altro.
Un supercomputer come quello dell'articolo viene sfruttato per far girare programmi massivamente paralleli. Per esempio programmi che necesitano di 1000 o piu' processori per volta. In questo caso ogni processore si occupa di un piccolo pezzo del calcolo, e dunque la velocita' di comunicazione e' vitale.
Terra-terra: @home e' come se tu masterizzassi 4 DVD su 4 computer diversi, per far prima. A OakRidge, e' come se usassero 4 processori per far funzionare photoshop piu' rapidamente.
PS: ovviamente puoi far girare @home su un supercomputer. Solo che non e' quello il suo scopo.
Adesso il supercomputer piu' potente a Oak Ridge e' un Cray. E usa processori AMD, esattamente gli stessi che puoi comprarti tu sotto casa.
Il "plus" di tale macchina non e' di avere un fottio di CPU, quanto quello di avere un'architettura, un ecosistema, tutto intorno per ottimizzare la capacita' di operare in parallelo. Questo significa per esempio schede di rete e connessioni particolari (e costose). E software per gestire tutto cio'. Se tu utilizzi i singoli processori in maniera individuale, non sfrutteresti questo "plus".
E allora ti basterebbero mille cpu dello stesso tipo ma su schede normali, collegate con LAN normali, etc.
E costerebbe molto molto meno.