Crisi persistente : sfratti coatti.
Un interessante articolo del 12 agosto de L’espresso, intitolato "Cacciati dal lavoro. Sfrattati da casa" traccia un profilo aberrante di questa crisi economica iniziata da tempo, ignorata dal governo e che ha colpito soprattutto il ceto medio, ossatura dei consumi di un Paese occidentale, schiacciandolo verso la povertà.
L’articolo descrive il vertiginoso aumento degli sfratti coatti eseguiti da ufficiali giudiziari che ha colpito le famiglie italiane, perché quelle straniere si comprimono in monolocali pur di non perdere la dimora e mantenere il permesso di soggiorno. L’insolvenza negli affitti e nei mutui è cresciuta vertiginosamente, raddoppiata, triplicata, decuplicata, a Modena, Reggio Emilia, Firenze, Bolzano e altre ricche province soprattutto del Centro-Nord dove le piccole e medie industrie hanno seminato migliaia di licenziamenti.
Dopo il lavoro si perde la casa, ma dov’è il governo in questa beffa? Dov’è l’opposizione filogovernativa? Dov’è l’Udc della pietas cristiana?
Il governo Berlusconi ha pensato a tutelare la sacralità della proprietà, di chi possiede ed affitta, ma non ha destinato un cent né per il post-cassa integrazione, durata una manciata di mesi, né per le case dei cassa integrati.
Non ha protetto le famiglie italiane dalla disoccupazione ed ora le getta in mezzo ad una strada invocando l’ottimismo per combattere la crisi. Ma l’ottimismo non riempie il piatto né ti regala quattro mura ed un tetto.
Basterebbe erogare un sussidio d’affitto per un anno o meno, giusto il tempo di recuperare una nuova busta paga per chi dimostra di aver perso il proprio lavoro. Oppure si potrebbe contribuire, anche in parte, all’affitto. O ancora coprire gli interessi dei mutui per un lasso di tempo necessario per reintegrarsi nel mondo del lavoro. Insomma, da una parte si corre in soccorso ai conti comunali del compare Cammarata o si erogano miliardi di euro "a prescindere" per neutralizzare la scissione del Partito del Sud, dall’altra si lascia a secco il motore economico del Paese e coloro che lo tengono in funzione.
Di cosa si sta occupando il partito dei fucili scarichi, la Lega: dell’Inno di Mameli? Dei dialetti a scuola? Delle ronde? Del gioco innocente per bimbo deficente dal titolo "rimbalza il clandestino"?
Inutile porsi gli stessi interrogativi per il Pdl, perché di cosa si sta occupando questo comitato d'affari lo sappiamo: degli interessi loro, dei loro affiliati ed inquisiti, e di quelli di Silvio Berlusconi.
Tralasciando S. Berlusconi : cosa si vuole fare?
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