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Originariamente inviato da LUVІ
http://www.repubblica.it/2009/07/sez...so-scuola.html
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Ha preferito la tv di Treviso Antenna Tre Nordest alla caserma dei carabinieri, ma le sue parole sono una condanna pesante.
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Un caso fotocopia a quello reso pubblico l'anno scorso sempre nella provincia di Treviso e sempre ai danni di un bambino napoletano.
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sperava di andare su strissia la notixia ?
dimentichi niente ? ah si sono solo i trevigiani puzzoni razzisti e intolleranti...
sotto il link da cui hai preso l'articolo ce n'è un altro che ti sei guardato bene dal riportare:
http://www.repubblica.it/2009/06/sez...ne-napoli.html
"everybody is someone else's nigger" (cit.)
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Originariamente inviato da Scalor
tutte palle !
1 responsabilità ce l'hanno i docenti presidi ecc ecc, non i bambini trevigiani !.
i bambini si comportano come vengono educati, sta all'insegnante limitare certi comportamenti. normalmete piu che per razzismo lo fanno per imitazione oggi c'è il napoletano se non c'è il napoletano c'è il bambino obeso, o c'è quello timido, o quello con qualche " difetto fisico ".
2 bisogna vedere poi come si comportava il bambino ! perchè dalle mie parti era uscito su un giornale locale che ce ne era uno che pareva fare la vittima ma invece taglieggiava i compagni intimandoli di fargli ricariche telefoniche e aveva 8 anni e si lamentava di essere preso in giro per la sua provenienza !
3 la madre appena vedeva il problema che il figlio era insultato doveva protestare con il preside
4 se le proteste non erano sufficenti a risolvere il problema doveva togliere il figlio dalla scuola e iscriverlo in un altra senza aspettare la fine dell'anno scolastico.
tanto se un bambino viene preso di mira dai compagni non c'è nessun rimedio, il rimprovero dei docenti\genitori è sempre peggio. se non c'è in classe il clima di amicizia non è un buon ambiente e l'amicizia non puo essere imposta.
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eh già
in provincia di treviso, peraltro, c'è uno dei tassi più alti di presenza di immigrati.
link --> conviene subito andare a pagina 20 che si capisce meglio
con le mie orecchi ho sentito gli immigrati di seconda generazione, in gran parte africani, parlare il dialetto meglio di me.