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Originariamente inviato da riaw
è esattamente il contrario, il raid sw non necessita di alcun driver (l's.o. vede direttamente i dischi e ci fa sopra un raid), mentre il raid hw necessita sì di driver (quelli del controller raid hw, per l'appunto). i controller integrati normalmente nelle schede madri vengono definiti raid sw, in realtà hanno un hw dedicato (tanto è vero che necessitano di driver), anche se in realtà poi quei driver usano il processore come unità di calcolo per il raid.
quello qui presentato, almeno da come viene descritto, è un controller che crea il raid fra i dischi collegati ma invece che presentarsi al sistema come un controller, si presenta come un disco fisso, ed è per questo che non richiede driver e viene definito plug-and-prey.
il software di cui si parla nell'articolo dovrebbe essere necessario solo ed unicamente per controllare lo stato dell'array (in caso di un raid1 o jbod tornerebbe utile) oppure per gestirlo (creare e modificare l'array collegato).
insomma, non farebbe schifo avere un po più di dettagli 
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no guarda, i controller RAID HW propriamente detti, non necessitano di alcun driver. hanno cpu e RAM dedicata per smistare i dati. appaiono all'esterno come un normale disco (SCSI di solito visto che sono usati per lo piú nei server per garantire uptime) tanté che puoi aggiungerci anche HDD al volo a macchina accesa e loro espandono l'array in maniera trasparente al so.
é un pó lo stesso principio dei controller dei dischi SSD anche se utilizzato per finalitá differenti. da fuori appare un singolo disco SATA ma dentro hanno una serie di moduli di memoria flash gestiti dal controller. quest'ultimo altro non é che un SoC con cpu e ram annessi.
i controller delle schede madri, spesso definiti fake raid, vengono gestiti in parte dal BIOS per quanto riguarda la sequanza di boot e da driver dedicati per il resto.
l'analogia tra RAID sw e fake é che entrambi utilizzano la cpu del sistema, poi che tu non consideri un driver il sw che gestisce i primi, é questione di semantica.