Un gioco molto ambizioso, ma un po' meno vasto del primo, infatti non è vero che "ha una vastità paragonabile a quella degli ultimi giochi della serie": è molto più vasto

... almeno dal punto di vista dell'estensione geografica della mappa, che è immensa: 160'000 Km² contro i circa 15 dell'isoletta di Morrowind e i 40 di Oblivion, uno sproposito di NPC e dungeon. Peccato che la profondità sia invece bassa ed estremamente diluita: gran parte del mondo è vuoto, ripetitivo e generato casualmente, come i dialoghi, le missioni e i dungeon. Per vari aspetti era molto interessante e c'erano molte cose che il giocatore poteva fare, ma era chiaramente troppo ambizioso, oltre che buggatissimo. Avevo perfino dovuto cercare un'utility per i salvataggi che si corrompevano.
Nel mio caso non ha retto il test del tempo come Ultima Underworld I e II (da cui prese il motore il primo System Shock), che pur limitati nelle dimensioni del mondo e senza esterni, per me erano belli quasi come leggere un romanzo. Con Morrowind, Elder Scroll mi era piaciuto molto di più (grazie anche a varie patch ed estensioni, anche estetiche che miglioravano molto gli orrendi modelli 3D dei personaggi). Per ora il gioco Bethesda che mi è piaciuto di più è Fallout 3 (peccato solo per i bug e le animazioni legnose, ma non mi divertivo così dai tempi di UW).