(Dimentichiamoci per un attimo del dividendo horizon, circa 10 miliardi di lire)
Quote:
Se ne può agevolmente dedurre non solo che il riferimento è qui alla registrazione in Inghilterra delle società offshore, poi effettuata, da iscriversi nell’ambito della strategia difensiva del Gruppo (il tema, che attiene più propriamente all’oggetto del procedimento Agrama + altri, n. 11776/06 R.G.Trib., qui pertanto non si approfondisce). Di più: per aggirare il fisco italiano e difendersi dalle accuse di falso in bilancio, per “distanziare il Gruppo Fininvest dai patrimoni” delle società offshore[1], gli utili di una società – di cui a Mills era stata attribuita la proprietà solo per tenere celata l’identità degli effettivi beneficiari – erano stati trasformati in utili di Mills, e
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come tali egli li aveva sottoposti a tassazione, quale suo introito professionale, nel Regno Unito.
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Gli utili delle società italiane, furono attribuiti a David Mills
unicamente per aggirare il fisco italiano....
Qui evasione fiscale e corruzione vanno di pari passo. Anche ammesso che una parte dei soldi fosse di provenienza illecita (ed eventualmente sarebbe gravissimo) rimane il fatto che pur di aggirare il fisco italiano, qualcuno ha pensato bene di creare delle società off-shore e di attribuirne la proprietà a Mills il quale avrebbe dichiarato degli utili in Inghilterra. In questo modo le somme che avrebbero dovuto essere tassate in Italia
SPARISCONO.
http://it.wikisource.org/wiki/Senten...Caso_Mills/2.3