Questo articolo non fa altro che confermare quanto gli utenti medio/ignoranti si siano fatti infinocchiare da Intel e dai vari produttori di netbook. Ci si è fatti convincere che un netbook sia un notebook economico, fino ad arrivare alla classica situazione del cane che si morde la coda: gli utenti cercano modelli con schermo sempre più ampio e funzionalità multimediali sempre più avanzate, con la conseguenza che i produttori trasformano i netbook in simil-notebook castrati ma comunque costosi, tagliando al contempo le gambe ad altre categorie di mercato, in questo caso i notebook, i quali nella maggior parte dei casi valgono i soldi spesi.
Quindi ora abbiamo netbook snaturati e sconvenienti e notebook svantaggiati e via via più costosi, a parte i CULV che rimangono però sempre inferiori ai classici notebook.
Conclusione: non si può sempre stare a sentire le richieste dei consumatori, perchè il 95% di essi non sa cosa vuole. Le aziende dovrebbero proporre prodotti dalle peculiarità ben specifiche e tali da differenziarli in un ventaglio di categorie ben distinguibili, invece di sovrapporle creando confusione e incongruenze fra costo e prestazioni/qualità.
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