In manette dopo la fuga l'assassino di George Tiller uno dei pochi ginecologi americani che ancora praticavano l'interruzione di gravidanza dopo 20 settimane. Altro agguato nel '93
Usa, shock per l'omicidio del medico abortista
Obama: "Sono sconvolto e indignato"
Il presidente: "Le nostre divergenze non possono essere risolte con efferati atti di violenza"
WICHITA (Kansas, Usa) - Un uomo di 51 anni il cui nome non è stato reso pubblico, è stato arrestato dopo due ore di caccia all'uomo, con l'accusa di aver assassinato George Tiller, il medico del Kansas diventato il bersaglio nazionale nelle polemiche sul diritto delle donne di interrompere la gravidanza. Secondo la polizia il suo è stato un gesto isolato. Tiller è stato raggiunto da colpi d'arma da fuoco di fronte alla chiesa luterana che frequentava abitualmente.
Il presidente americano Barack Obama si è dichiarato "sconvolto e indignato" per l'assassinio di Tiller. Il medico, ha sottolineato Obama in una breve dichiarazione, è stato ucciso "mentre partecipava ad una funzione religiosa" e "per quanto profonde possano essere le nostre divergenze come americani su questioni difficili quali l'aborto esse non possono essere risolte con efferati atti di violenza".
Il medico aveva 67 anni ed era uno dei pochi ginecologi negli Usa che ancora praticavano l'aborto dopo la ventesima settimana di gravidanza: è stato ucciso a Wichita mentre consegnava ai fedeli i bollettini parrocchiali della George Reformation Lutheran Church, la chiesa di cui era uno dei sacrestani e dove la moglie cantava nel coro. La polizia ha fatto subito scattare la caccia a un uomo di razza bianca di circa 50 anni che avrebbe sparato colpi di pistola nell'atrio dell'edificio religioso. Il sospetto, scappato al volante di una Taurus azzurra, è stato arrestato nei pressi di Kansas City a 290 chilometri di distanza.
Tiller, nella cui clinica vengono offerti funerali per i feti abortiti, era stato per decenni al centro di attacchi anche violenti da parte dei militanti per la vita. Nel 1986 una bomba venne fatta esplodere sul tetto del suo ambulatorio. Cinque anni dopo, duemila militanti erano stati arrestati durante un assedio che era durato l'intera estate.
Nell'agosto 1993 il medico era stato ferito a pistolettate ad entrambe le braccia da un attivista 'pro-life': erano i giorni in cui il movimento anti-aborto si era fatto violento e i medici che praticavano l'interruzione di gravidanza si erano abituati a girare con i giubbotti anti-proiettile. Nella stessa settimana dell'attentato a Tiller, George Patterson, un altro medico degli aborti era stato ucciso a Mobile in Alabama. Nel marzo dello stesso anno un destino analogo era toccato al loro collega David Gunn, assassinato a colpi di pistola davanti alla sua clinica di Pensacola in Florida.
Tiller era uno dei pochi ginecologi negli Usa che praticassero l'interruzione di gravidanza dopo la ventesima settimana di gestazione. In marzo il medico era stato assolto dall'accusa di aver praticato nel 2003 aborti tardivi con una procedura illegale. In Kansas la legge autorizza gli aborti tardivi solo se due medici indipendenti certificano che la procedura sarebbe servita a salvare la vita della donna o prevenire "danni sostanziali e irreversibili" a una importante "funzione corporea". Tiller era stato accusato di aver comprato questi pareri. Il verdetto non aveva fatto cessare le polemiche: per il reverendo Patrick Mahoney, direttore della Christian Defense Coalition, se la giuria avesse accolto le accuse, Tiller "sarebbe stato messo nell'impossibilità di operare".
Oggi il portavoce di un'altra organizzazione militante anti-aborto, Priests for Life, ha condannato l'assassinio: "Quale che siano stati i motivi, la violenza non deve essere mai ammessa". Ben più feroce la reazione di Randall Terry, fondatore ma non più affiliato al gruppo militante Operation Rescue: "Tiller era un assassino di massa. Mi spiace solo che non abbia avuto il tempo di pentirsi".
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