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Old 19-05-2009, 20:26   #1
Sursit
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Gentilini e i quartieri a luci rosse

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Lo "sceriffo" Gentilini: «Basta con i falsi moralismi, voglio un quartiere a luci rosse»




TREVISO (17 maggio) - Treviso come Amsterdam? Un quartiere a luci rosse in città, dove le prostitute possano esercitare "in regola" e sotto controllo, non sarebbe uno scandalo, per Giancarlo Gentilini.
«Anzi, credo che non sarebbe difficile trovare qualche industriale che, fiutando il business, metta a disposizione il terreno e le strutture», lancia la provocazione il prosindaco. E non sarebbe troppo complicato neppure individuare l’area: «Non dico in centro storico, ovviamente, ma gli spazi non mancano».

Del resto, fa notare lo "Sceriffo", è una soluzione comune in molti paesi, anche europei: «E a volte bisogna avere l’umiltà di guardare anche a quello che fanno negli altri stati».
Che Genty sia favorevole alla riapertura delle case chiuse, nell’ambito di una regolarizzazione del mestiere più antico del mondo, non è una novità: «È dal 1994 che dico che servono le cooperative dell’amore, in modo che la donna, che ormai si è riscattata dal buio del passato, possa disporre come crede del proprio corpo. Bisogna eliminare quei tabù, quel falso moralismo e scendere nella realtà attuale».

Il meretricio portato alla luce del sole, secondo il vice di Gian Paolo Gobbo, verrebbe così sottratto alla morsa delle organizzazioni malavitose: «Si verrebbe immediatamente a bloccare il traffico della droga, delle armi, la tratta delle donne. A quel punto sarebbe reato gestire nascostamente la prostituzione: chi lo fa, andrebbe messo in galera e la chiave buttata nella fossa delle Mura».

Non solo, l’Erario beneficierebbe di un’importante fonte di introiti: «Lo ripeto: è necessario che le prostitute paghino le tasse. Ci sono miliardi di euro che girano senza tassazione, alimentando i traffici criminali». Senza contare che togliere le ragazze della strada e inserirle in strutture organizzate e controllate, a giudizio di Gentilini, consentirebbe garanzie pure sotto il profilo sanitario.

Un intervento che ha più volte suggerito anche al ministro dell’Interno: «Ho scritto più volte a Maroni, che oltre alla clandestinità, un altro problema grossissimo è quello della prostituzione, legato all’evasione fiscale e alla criminalità». Se mai arrivasse l’ok dal governo per un quartiere delle lucciole, Treviso sarebbe pronta alla sperimentazione.
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