Premetto che i miei ricordi sono vaghi, visto che è passato qualche anno dagli studi delle equazioni del moto, però di solito quando si costruisce un modello si cerca di semplificarlo il più possibile per poterlo "trattare", cioè renderlo risolvibile col minimo costo computazionale, dipendentemente da ciò che si vuole sapere/ottenere dal modello.
Questo implica essere già a conoscenza di come si comporta il modello reale, in questo caso tu sai già che andamento hanno i coefficienti di portanza e resistenza rispetto all'incidenza (che credo sia uno dei gradi libertà del modello se hai scelto un certo sistema di riferimento), quindi perchè complicarsi la vita introducendo non linearità dove non ne hai bisogno?
Puoi renderti conto della inutilità di ricorrere a termini quadratici, e successivi, nella funzione CL(alfa) (prendendo sempre in considerazione il campo di incidenze prima dello stallo) facendo un'analisi di regressione di una qualsiasi curva sperimentale (sul Roskam dovresti trovarne diverse).
Spero di non aver scritto cazzate, perchè ormai mi ricordo ben poco...
Ciao