Alle 18 Obama darà l'annuncio dell'intesa raggiunta tra i due gruppi
Ma tre fondi creditori non hanno accettato le condizioni della Casa Bianca
Fiat-Chrysler, l'accordo è fatto
Detroit chiede il fallimento pilotato
Alle 18 parlerà Obama. Fino a poco prima ci potranno essere novità
TORINO - Niente da fare, la Chrysler getta la spugna e chiede l'ammissione al "Chapter 11", cioé alla bancarotta controllata. L'annuncio arriva a poche ore dal discorso del presidente Obama (alle 18 italiane) e dalla firma dell'intesa con Fiat. Firma che, comunque, ci sarà: l'accordo tra la casa torinese e la terza azienda americana dell'auto è fatto. La procedura di bancarotta non lo inficia: invece di acquisire la sua quota (35%) direttamente dalla società, la Fiat comprerà dal fallimento. Le condizioni dell'operazione restano le stesse. L'unico problema potrebbero essere i tempi che si allungherano.
Secondo l'agenzia di stampa statunitense, che cita "un funzionario dell'amministrazione Obama", a far scattare il ricorso alla procedura fallimentare sarebbe stata la mancata adesione di alcuni piccoli creditori: tre fondi che, insieme, avanzano un miliardo di dollari dalla Chrysler. Secondo la stessa fonte, la mancanza di accordo con i creditori "non impedirà a Chrysler di ristrutturarsi e emergere più forte" dall'amministrazione controllata. La Detroit Free Press scrive che Chrylser potrebbe restare in amministrazione controllata per 30-45 giorni facendo coincidere, di fatto la chiusura del periodo di amministrazione controllata con la scelta sul futuro di General Motors che ha tempo fino al 31 maggio per evitare a sua volta la bancarotta.
Nella notte di Washington le riunioni si erano susseguite agli incontri informali e alcuni appuntamenti ci sono stati ancora in mattinata. La possibilità di evitare la bancarotta (sia pure controllata) della Chrysler è stata concreta. La Casa Bianca aveva preparato due diversi testi a seconda che ci sia o non ci sia la bancarotta controllata prevista dal capitolo 11 della legge fallimentare americana.
Questa sera, subito dopo che Obama avrà annunciato qual è l'esito della faticosa trattativa degli ultimi giorni, Fiat e Chrysler emetteranno due distinti comunicati: la casa americana per illustrare i termini dell'intesa mentre il Lingotto diffonderà, probabilmente, una dichiarazione di Sergio Marchionne. Con il ricorso alla bancarotta pilotata l'attuale ad di Chrysler, Bob Nardelli, uscirebbe di scena e si creerebbe, entro 35 giorni, una nuova società in partnership con la Fiat.
(30 aprile 2009)
Quote:
New Contract Details
Below are some key points for the text of the UAW's revised contract with Chrysler, which covers 26,800 UAW-represented workers:
• In exchange for concessions, the UAW is to get 55 percent stake in Chrysler
• Italian car maker Fiat S.p.A. will "eventually" get a 35 percent stake in Chrysler
• The U.S. government and Chrysler's secured creditors will split a 10 percent stake between them.
• Chrysler will pay a new note to a retiree health care trust with a principal amount of $4.587 billion note
• Further annual cash payments under that new note would start at $300 million for 2010 and 2011, then increase to $400 million in 2012 and $600 million in 2013. Annual payments would rise to $650 million for 2014 through 2017, then $823 million for 2019 through 2023.
• Fiat would provide "key" engine technology -- such as 3.0 liter diesel and 1.4 liter gasoline engines -- that the UAW said would be "equivalent" to an investment of $8 billion and create 4,000 new UAW jobs.
• Under the agreement UAW workers would be paid overtime after working 40 hours a week
• The cost-of-living-allowance would be suspended.
• Workers would lose of Easter Monday holiday in 2010 and 2011
• Workers would lose their performance bonuses in 2009 and 2010
• Workers would lose their Christmas bonuses in 2009 and 2010.
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