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Originariamente inviato da funky80
Una collega di lavoro è in dolce attesa e, avendo una infiammazione alle tonsille, è stata costretta a ricorrere alla peniciliina in quanto più indicata per il suo stato.
Ho poi scoperto che ovviamente, le sono vietate numerose categorie di farmaci di uso comune e che ormai sono date per scontate.
Questo mi ha fatto riflettere e ha fatto sorgere in me alcune domande:
Quale sarebbe la mortalità di una ipotetica nazione come la nostra ( occidentale ) che si trovasse di colpo senza antibiotici, antidolorifici,antidiarroici e antiemetici?
Quanto siamo ormai dipendenti dai farmaci che quotidianamente usiamo per alleviare anche semplici fastidi?
Quanto soprattutto la marea di tecniche sanitarie e medicine, prese soprattutto in tenera età, ha permesso a soggetti deboli di sopravvivere, sebbene spesso con una salute cagionevole, e procreare "inedebolendo" il patrimonio genetico del genere umano?
Ci siamo autoespulsi dal meccanismo cardine che guida l'evoluzione, cioè la selezione per sopravvivenza dei più forti?
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Sicuramente tanti, ma se vogliamo dirla tutta quella dei medicinali è solo la punta dell'iceberg che ha segnato l'abbandono da parte della razza umana della selezione naturale di tipo darwiniano