[Pikitano]

Milan: quante diagnosi sbagliate...

La conduzione tecnico-sanitaria in casa Milan continua a commettere errori, ultimamente troppe diagnosi e riabilitazioni sbagliate, lo staff medico emette sentenze sui giocatori infortunati che vengono ribaltate dalle reali condizioni degli stessi, cosi ci si ritrova al cospetto di diversi discutibili casi; vedi quello relativo a Marco Borriello che aveva il distacco del bicipite femorale ma per ben tre volte in tre mesi i medici si erano pronunciati con questa diagnosi: stiramento, per non parlare poi del caso Nesta, per arrivare alla risoluzione della protrusione discale attraverso l'intervento chirurgico si è dovuto attendere un anno facendo svernare al caldo di Miami il giocatore.

Siamo arrivati a Marzo, c'è chi è pronto a puntare il dito senza indugi nei confronti dello staff medico milanista, il vero male sono loro, i responsabili ancora loro, tutte quelle diagnosi azzardate e poi sbagliate non fanno che metterli in cima alla lista degli accusati, di questi tempi non si salva nemmeno Milan Lab che ricordiamo ha un compito ben preciso nella struttura Milan, quello della riabilitazione individuale degli infortunati, lascia perplessi perfino la diagnosi legata al torcicollo di Zambrotta, con i rimedi della nonna si sarebbe risolta in qualche giorno, nentre il difensore è stato fuori per ben tre settimane.

Allora ci vogliamo mettere d'accordo? Ma quanto sarebbe realmente servito a Ronaldinho per guarire dalla botta subita nel derby, non certo tutto il tempo che i medici hanno deciso di tenerlo fermo, e adesso ci troviamo al cospetto del caso Kakà, distorsione al metatarso la diagnosi finale, ma in prima battuta il responso era contusione al piede destro, del brasiliano in campo non si hanno notizie da circa un mese, e oggi si parla di un giallo Kakà.

Il settore medico sembra non vederci chiaro, non se ne azzecca più una e le critiche alla società rea di non porre rimedio non sono tardate ad arrivare, nella prossima campagna acquisti, oltre a qualche difensore o attaccante, sarebbe meglio trovare anche qualcuno che sappia mettere la parola fine anche a questi troppo spesso imbarazzanti errori diagnostici.