................È il quotidiano di Concita De Gregorio ad avanzare, in un retroscena pubblicato oggi, un’ipotesi sul “quello che viene definito il vero motivo delle dimissioni”: un sondaggio riservato della Swg effettuato la prima settimana di febbraio, che era da alcuni giorni sulle scrivanie dei piani nobili del Nazareno.
E che alla sezione “Intenzioni di voto”, “presenta un dato che deve aver provocato non poche fibrillazioni al quartier generale dei Democratici”: Pd 22 per cento, Italia dei valori 14 per cento. Si chiariscono così, si legge ancora, le parole sibilline che l’ex presidente del Senato Franco Marini ha affidato al “Corriere della sera”.
Secondo Marini “non si può considerare il voto sardo, che ha anche connotazioni locali precise, un fatto tanto grave da rendere necessarie le dimissioni del segretario”. E dunque?
Il quotidiano fondato da Antonio Gramsci non ha dubbi e titola: a condizionare le scelte “La grande paura nell’ultimo sondaggio” e nel sottotiolo spiega: “Stava sul tavolo di Veltroni da giorni. Anche questo lo spinto a decidere in fretta. Ma il partito non l’ha presa bene”.
E il rischio è quello di scendere ulteriormente: ad affaritaliani.it il presidente di Swg Roberto Weber conferma che il Pd è fra il 22 e il 24 per cento, "ma tutto può cambiare.
Se riescono a dare l'impressione di compattezza all'opinione pubblica possono recuperare tre o quattro punti percentuali alle votazioni di giugno. Ma se continua la situazione attuale, caratterizzata da liti e contrasti interni, il Partito democratico rischia di scendere attorno al 20 per cento”.
Quanto al futuro del partito, Weber segnala che "la maggioranza degli elettori vuole le primarie subito, perché teme che andare alle prossime elezioni europee e amministrative con una segreteria reggente sia molto rischioso”. E le dimissioni del segretaio?
"Erano attese, c'era la sensazione che ormai questa leadership non fosse più in grado di fronteggiare le sfide”.
http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=775555