La novità principale del codec è l'algoritmo interno, che abbandona le strade battute dalle attuali soluzioni. Niente trasformate discrete del coseno (DCT, il metodo usato da tutti gli MPEG e da H.264) e nemmeno wavelets (usate da JPEG2000): il punto di forza è l'algoritmo che regola il passaggio di informazioni da un frame all'altro. Un algoritmo su cui Claudio Cappelli, la mente ideatrice, non ha voluto sbottonarsi più di tanto: «Per una società piccola come la nostra la migliore protezione è la segretezza». Per ora quindi non sono previste demo pubbliche, «magari in futuro», ed è da considerarsi remota anche la possibilità di vedere il codec Cappelli approdare sui nostri computer o sui nostri telefonini.
È invece l'utenza business-to-business l'attuale target di Eco Controllo, fornendo assistenza e soprattutto le licenze per l'implementazione del codec direttamente su hardware. La società campana vede tra le applicazioni più immediate del suo prodotto le trasmissioni a larga banda legate, per esempio, alla TV digitale.
Ne hanno parlato anche oggi a "NeaPolis" Rai 3 , quì c'è il servizio:
http://www.rai.tv/mppopupvideo/0,,178219,00.htm
questa è la società:
http://www.ecocontrollo.com/home.htm