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Old 09-01-2009, 08:43   #51
luxorl
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Lynnfield
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Lynnfield sarà il successore del processore Intel Core 2 Quad basato sul core Yorkfield e dedicato al settore desktop. Sarà basato sulla futura architettura Nehalem, successiva all'Intel Core Microarchitecture, originariamente introdotta nel settore desktop dal core Conroe nel corso del 2006 (e commercializzato come Core 2 Duo). L'arrivo sul mercato inizialmente era previsto nel corso del primo trimestre 2009 ma successivamente, nel corso del mese di settembre 2008, si è saputo che Intel ha deciso di posticipare tale lancio alla seconda metà del 2009 non specificando se durante il terzo o quarto trimestre.
Il cambio di architettura porterà con sé anche un nuovo nome commerciale per i prodotti basati su di essa, in modo da evidenziare in maniera più efficace il rinnovamento della gamma. Mentre i primi prodotti basati sulla nuova architettura, e conosciuti con il nome in codice Bloomfield, arrivati sul mercato a fine 2008 sono commercializzati con il nome di Core i7, è previsto che per queste soluzioni di fascia media il nome commerciale sarà Core i5.

Caratteristiche tecniche

Processo produttivo
Si tratterà ancora di una CPU a 4 core costruita mediante processo produttivo a 45 nm ma realizzata secondo un approccio costruttivo a Die Monolitico, e non unendo 2 die dual core in un unico package, come avviene attualmente in Yorkfield.
A differenza di quanto avvenuto in passato in tutte le ultime generazioni di architetture Intel, in cui la cache era divisa in 2 livelli, in Lynnfield ne saranno presenti 3. Ogni core avrà una propria cache L1 da 64 KB (divisa a sua volta in 2 blocchi da 32 KB, per le istruzioni e per i dati, al pari di quanto avviene per la precedente architettura Core), e una propria cache L2 da 256 KB (a differenza della cache L2 da 4 o 6 MB condivisa tra tutti i core dell'architettura precedente); a queste si aggiungerà una ulteriore cache L3 da 8 MB che sarà condivisa tra tutti i core e che sarà, tra l'altro, di tipo inclusivo.
Al posto del tradizionale BUS Quad Pumped introdotto da Intel con il primo Pentium 4 Willamette e mantenuto fino agli ultimi esponenti dell'architettura "Core", non verrà utilizzato il nuovo Intel QuickPath Interconnect, che sarebbe in pratica analogo all'HyperTransport di AMD, e che verrà invece implementato nella controparte "Extreme" dedicata alla fascia alta del mercato desktop, Bloomfield. Verrà invece integrato un controller PCI Express 2.0 16x e un collegamento Direct Media Interface diretto con il southbridge responsabile della gestione delle periferiche di I/O collegate al sistema.
Sebbene non sarà presente il nuovo BUS seriale, una piccola ispirazione da parte di Intel nei confronti di quanto fatto da AMD nel corso degli ultimi anni, verrà mantenuta con l'integrazione del controller della memoria RAM di tipo Dual Channel (in Bloomfield sarà invece a 3 canali) che supporterà memorie DDR3.
A questo punto è utile osservare che avendo integrato il controller della memoria e la gestione del BUS PCI Express 2.0, le future motherboard non dovranno più impiegare un chipset composto, come da tradizione, da northbridge e southbridge, ma solo da quest'ultimo, dato che le funzioni del primo saranno completamente integrate nella CPU.
Il consumo dovrebbe essere di circa 95 W, mentre per quanto riguarda il socket, esso dovrebbe essere il nuovo LGA 1160. Inizialmente in realtà erano state annunciate anche versioni prive del controller di memoria integrato e installabili nel Socket H (715 pin), ma nelle ultime notizie di fine 2007 queste versioni "ridotte" non sono più state menzionate; non è da escludere che Intel abbia deciso di integrare il controller di memoria in tutte le varianti di Lynnfield, così da non dover differenziarne la produzione e contenere i costi realizzativi.

Sfruttamento della cache L2
Nei processori dual core e multi core si pone il problema di come sfruttare la grande dotazione di cache L2 e come gestirne l'accesso da parte dei vari core. L'approccio a die monolitico cui si è accennato poco sopra è solo uno degli approcci possibili nella realizzazione, e ognuno di questi comporta pro e contro relativamente ai metodi di fruizione di questa preziosa memoria aggiuntiva. Buona parte di questi aspetti è evidenziata nella voce Dual core (gestione della cache), in cui si fa riferimento anche ad altri processori che sfruttano i differenti approcci.

Importanti considerazioni sul consumo dichiarato
È importante sottolineare che per fare un confronto tra i consumi di queste nuove soluzioni con quelle che le stanno precedendo sul mercato, è necessario considerare che nella stima del consumo del nuovo core viene incluso anche quello legato alle funzioni che un tempo erano demandate al northbridge del chipset. Di conseguenza, il consumo sopracitato, molto simile a quello dichiarato per il predecessore di Lynnfield, è in realtà più basso se confrontato con la somma tra il consumo di Yorkfield e quello del northbridge del chipset.

Tecnologie implementate
Oltre alle ormai scontate istruzioni MMX, SSE, SSE2, SSE3, EM64T e XD-bit, verrà implementato anche l'intero set di istruzioni SSE4. A fine 2007 con i primi processori a 45 nm (basati però su architettura "Core") Intel ha già iniziato l'introduzione di queste nuove istruzioni ma si è limitata a 47 istruzioni sulle 54 previste dal set SSE4 completo, e per questo motivo il produttore indica questa prima implementazione, limitata, come SSE4.1 (dove .1 indica la prima versione); in tutti i processori basati sull'architettura Nehalem invece, verrà integrato l'intero set delle istruzioni, indicato come SSE4.2.
Non mancheranno ovviamente la tecnologia di virtualizzazione Vanderpool e quella di risparmio energetico SpeedStep, che nelle nuove CPU vanterà decisi miglioramenti; grazie alla nuova tecnologia Power Gate infatti, Lynnfield sarà in grado di rallentare e accelerare la frequenza di ogni core individualmente a seconda della specifica occupazione e arrivare addirittura allo "spegnimento" di quelle aree della CPU che risulteranno inutilizzate, forse addirittura gli interi core, riducendone il voltaggio a zero, e non limitandosi a diminuirne le richieste energetiche. A questa tecnologia se ne unisce anche un'altra esattamente duale, chiamata Intel Turbo Mode che è in sostanza il nuovo nome della Intel Dynamic Acceleration già vista nei Core 2 Duo Merom e Penryn alla base delle piattaforme Centrino Duo Santa Rosa e Centrino 2 Montevina. La nuova architettura Nehalem porterà tale tecnologia in tutti i settori di mercato e grazie ad essa sarà possibile aumentare il clock dei soli core utilizzati in modo da velocizzare l'elaborazione di quelle particolari applicazioni che non sono in grado di sfruttare adeguatamente un processore multi core. Avendo meno core attivi, consente infatti di aumentare il clock (e quindi il consumo) dei core rimanenti senza eccedere le specifiche della CPU stessa.
Anche la gestione del calore dissipato vedrà importanti miglioramenti: a differenza di quanto avviene nei processori precedenti, che al raggiungimento di una certa temperatura abbassano istantaneamente il proprio clock al valore più basso possibile, in Lynnfield il clock verrà abbassato progressivamente fino al raggiungimento della temperatura adeguata.
È da evidenziare l'implementazione della nuova tecnologia Simultaneous Multi-Threading, evoluzione della vecchia Hyper-Threading (ma basata su principi completamente diversi), ormai abbandonata da parte del produttore americano, e in grado di raddoppiare il numero di thread elaborabili dalla CPU. Dato che Lynnfield avrà 4 core, sarà in grado di gestire 8 thread contemporaneamente.

Versione "Extreme": non sarà basata su Lynnfield ma su Bloomfield
Al momento è previsto che Lynnfield sarà limitato alla fascia media e medio/alta del mercato desktop. Allontanandosi da quanto fatto fin'ora, Intel dovrebbe offrire agli utenti più esigenti, un processore interamente dedicato, Bloomfield, derivato direttamente dall'esperienza in ambito server degli Xeon DP (Bloomfield sarà infatti molto simile allo Xeon DP Gainestown a parte il mancato supporto a configurazioni biprocessore). L'utilizzo dello stesso socket utilizzato nel settore server comporterà una separazione netta tra i settori di mercato, aumentando di conseguenza i prezzi per gli utenti finali dato che la componentistica alla base dei sistemi basati su Bloomfield deriverà necessariamente dal settore server; inoltre, tale scelta progettuale costringerà gli utenti di fascia più alta all'utilizzo di una motherboard diversa (cambia il socket e i canali della RAM) per poter impiegare una CPU di fascia alta. Al momento sembra una scelta un po' azzardata da parte del produttore americano, dato che non sarà semplice trovare una buona disponibilità e varietà di schede madri, compatibili con Bloomfield.

Controparte mobile
Lynnfield condividerà il proprio progetto con il core Clarksfield destinato all'impiego in ambito mobile, come successore del Core 2 Duo Penryn nei sistemi Centrino 2. Le caratteristiche tecniche saranno identiche, eccettuato i consumi che in Clarksfield dovrebbero scendere a 45/55 W.

Chipset supportati
Lynnfield, come Havendale (ovvero il processore dual core destinato alla stessa fascia di mercato), verrà abbinato al chipset Ibex Peak e andrà a costituire la futura piattaforma Piketon (Havendale invece farà parte della piattaforma Kings Creek). Probabilmente il nome commerciale di questo chipset dovrebbe essere P55, ma non è ancora noto se si tratterà semplicemente di una specifica versione del chipset Tylersburg che viene utilizzato già dalla fine del 2008 in abbinamento al processore Bloomfield e commercializzato nella variante X58.

Il successore
Al momento Intel non ha ancora annunciato alcun successore per il core Lynnfield. In ogni caso, secondo la strategia Intel, dovrebbe trattarsi di un processore appartenente alla seconda generazione di CPU basate su architettura Nehalem e prodotto a 32 nm, che al momento viene indicata mediante il nome in codice Westmere.


Se siete d'accordo si potrebbe mettere nel primo post in modo che un utente appena entrato nel thread lo possa leggere.
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