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Originariamente inviato da MARCA
A dir il vero nessuno si dovrebbe nemmeno sognare di riconoscere ai brigatisti le ragioni della lotta armata...
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Si parla di ragioni storiche, cioè di eventi reali che hanno un riflesso sulle azioni di gruppi.
Terroristi, brigatisti, mafiosi ecc. compiono azioni dotate di senso e come tali sono oggetto di studio delle scienze sociali (sociologia, psicologia sociale, storia ecc.) e le "ragioni", oltre che i nessi fra "ragione" e "azione" sono l'oggetto dell'analisi.
Se le azioni fossero "senza ragione", cioè prive di senso, le scienze sociali non se ne occuperebbero, ma se ne occuperebbe il più vicino centro di salute mentale.
Riconoscere questa "ragione" non significa ritenerla giusta e tantomeno doverle dare un riconoscimento formale in tal senso.
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Originariamente inviato da dave4mame
non ho la minima aspettativa circa il riconoscimento di alcunchè ai repubblichini; sono gli sconfitti... e gli sconfitti hanno sempre torto.
e mi torna calzante il paragone con le br.
se infatti ORA non hanno altro riconoscimento che non l'ammirazione di sparuti (?) gruppuscoli, in caso di vittoria si sarebbero spogliati del manto di eversori per indossare le vesti degli "eroici padri fondatori del nuovo ordine".
e, dal mio punto di vista, ci sta tutto.
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Questo è un altro discorso ed è legittimo pensarla così.
Ma appunto i brigatisti, come tu dici, sarebbero stati i fondatori di un
nuovo ordine e difficilmente i figli di Moro avrebbero chiesto al presidente Curcio di riconoscere che anche Aldo era un combattente al pari di loro; parallelamente, Curcio non avrebbe cercato di legittimare il suo dominio con un riferimento all'ordine preesistente, in quanto si sarebbe trattato della fondazione di un nuovo regime, originato da una rottura.
Quello che avvenne con la rsi è la stessa cosa: vi fu la fondazione di un nuovo stato con il varo di una nuova costituzione, mentre parallelamente proseguiva il vecchio ordinamento che avrebbe poi lasciato spazio in maniera incruenta e con continuità giuridica alla repubblica italiana.