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Originariamente inviato da nickdc
Beckam l'hanno preso per guadagnarci 8mln di euro con gli sponsor...mi pare sia stato detto anche altre 1000 volte, non capisco come fate a illudervi o vi siete illusi di poterlo vedere in campo in campionato.
Anche Galliani lo disse indirettamente in un'intervista di pochi giorni fa, sul fatto che si criticava il suo acquisto: "si sta dando troppa importanza dal lato tecnico a questa operazione..."
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sti cazzi....dove lo hai letto?
finoa prova contraria galliani ieri ha detto questo
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Voglio altri trofei e un Milan sempre sul tetto del Mondo»
Galliani: «Vi svelo il mondo Beckham»
«È un calciatore, vive per il mestiere. Vediamo quanto renderà con le
apparizioni in tv. Forse anche a Sanremo»
DUBAI - Ha trasferito la stanza dei bottoni dalla glacialità milanese a un
terrazzo con vista sole, palme e azzurro mare ma, scenario a parte, l'emiro
Adriano Galliani resta sul pezzo, braccando da vicino il Milan un po'
mollaccione degli ultimi tempi. Del resto in bermuda e camicia di lino è
tutta un'altra musica: quasi come quella di Sanremo, la controversa vetrina
della canzone made in Italy che quest'anno (sorpresona), avendo deciso di
sfruttare in maniera intensiva il filone di David Victoria Beckham, si
colorerà di rossonero intenso.
Adriano Galliani, nelle sue notti insonni davanti alla tv che cosa ha
sognato per il 2009?
«Premessa. Trovo sbagliato parlare di anno solare. Nel calcio l'anno solare
non esiste e i consuntivi si fanno per le stagioni, che finiscono il 30
giugno. Ho letto l'intervista in cui Kaká fa un bilancio del 2008 e racconta
le sue speranze per il 2009: anche lui sbaglia».
Sì, certo. Ma il suo sogno?
«Ho sognato che nel 2008-2009 il Milan aggiungerà nuovi trofei al suo
ineguagliabile palmarès. Ci teniamo molto a essere il club più titolato al
mondo e quindi dobbiamo cercare di conquistare altri trofei, aggiungendoli
ai 18 che già possediamo. Senza ombra di dubbio siamo il club più titolato
d'Europa visto che il Real Madrid è fermo a 15 successi internazionali, però
adesso puntiamo alla Coppa Uefa per arrivare a 19 e superare il Boca
Juniors».
Questo soggiorno negli Emirati rimarrà per sempre legato al ricordo di
David Beckham. Dopo averne approfondito la conoscenza, che cosa pensa dello
Spice Boy e di sua moglie Victoria?
«Ho cenato con loro alla vigilia di Milan-Udinese, più o meno per tre ore.
Lui è un calciatore come tutti gli altri, vive per la sua professione,
mentre la signora Victoria mi è sembrata molto concentrata e attenta ai
discorsi di economia».
In particolare?
«Ad esempio mi chiedeva del fatturato e degli utili delle aziende italiane e
non mi ha fatto domande di gossip. Comunque lei e il marito sono una coppia
molto affiatata».
Nei suoi vent'anni e passa di Milan le è mai capitato di imbattersi in un
fenomeno come quello dei Beckham?
«Calma. Alla vicenda Beckham bisogna dare il peso che ha. Lui è un
calciatore che gioca negli Usa dove ora c'è una lunga pausa invernale. Ha
chiesto e ottenuto di giocare nel Milan per non perdere la forma, per essere
convocato in nazionale e per dare una mano al nostro club. Ha scelto noi
perché, dopo avere giocato nel Manchester United e nel Real Madrid, non
poteva che scegliere il Milan».
All'atto pratico che cosa guadagnerete da questa operazione?
«È un'operazione indubbiamente molto positiva sul piano dell'immagine
mondiale ma al momento non sappiamo come si concluderà a livello economico:
se, cioè, saranno più gli utili oppure se avremo lievi perdite».
E gli utili da dove dovrebbero provenire?
«Innanzitutto dalle due o tre amichevoli che disputeremo. La prima sarà a
Glasgow, contro i Rangers, il 4 febbraio. Il resto da apparizioni
televisive».
David e Victoria Beckham (Emmevì)
Ad esempio?
«Ho detto apparizioni televisive».
Come Sanremo?
(sorride con fare complice) «Chissà... Vedremo...».
Non teme il rischio Cosmos, vale a dire una squadra luccicante di nomi ma
poco funzionale al calcio vero?
«Nessun rischio Cosmos. Il Milan ha sempre seguito la filosofia del
presidente Berlusconi che è quella di vincere attraverso il bel gioco.
Questa filosofia ci ha consentito di disputare 8 finali di Coppa dei
Campioni e ci ha portato 6 volte in Giappone a giocare il Mondiale per club.
Cosa che non è riuscita a nessun altro. I tifosi devono essere solo grati al
presidente Berlusconi che ha preso il Milan negli anni 80 dopo due
retrocessioni e ha fatto diventare il nostro club il più titolato al mondo».
La gente comunque resta scettica sull'affare-Beckham.
«Che è semplicemente un'operazione di due mesi cui si dà troppa importanza
dal punto di vista tecnico».
Cambiamo scena. Kaká ribadisce che rimarrà al Milan se i suoi obiettivi
continueranno a coincidere con quelli della società. Ma gli obiettivi del
Milan collimano con quelli di Kaká?
«Gli obiettivi del Milan sono obiettivi del Milan. Evidentemente è Kaká che
li deve sposare. Questa è una società molto ambiziosa, in squadra abbiamo
tre Palloni d'oro e per la prossima stagione abbiamo già acquistato Thiago
Silva, che secondo noi in questo momento è il difensore centrale più forte
del mondo».
Resta aperta la questione del terzino sinistro da trovare in fretta e furia.
«Credo resteremo come siamo. Sul mercato non c'è gente da Milan, anche se
terremo monitorato il mercato fino al 31 del mese. La nostra grande speranza
è quella di recuperare Nesta, un altro dei più grandi difensori in
circolazione».
Ancelotti pare intenzionato a schierare contemporaneamente le vostre 6
stelle: Beckham, Pirlo, Seedorf, Kaká, Ronaldinho e Pato. Non vi sembra di
esagerare?
«L'idea è sicuramente suggestiva ma le 6 stelle in attacco se la dovranno
vedere con Inzaghi, Borriello e Sheva e a centrocampo con Ambrosini,
Flamini, Emerson e, all'occorrenza, anche con Jankulovski».
L'idea è suggestiva ma lei ne è convinto?
«Dico solo che l'idea è suggestiva».
Il Milan è certamente una squadra sbilanciata in avanti e siccome nel calcio
serve sapersi difendere, la vostra resta un'idea imperfetta.
«Credo che le società vadano valutate in base ai risultati. Mi dispiace
ripetere le stesse cose ma una squadra che ha ottenuto 8 finali di Coppa dei
Campioni in 19 anni è perfetta. Oppure è la meno imperfetta delle squadre
europee. Il problema però è un altro...».
Il gap con inglesi e spagnoli...
«Esatto. I club italiani, che 10 anni fa fatturavano più dei club inglesi e
spagnoli, ora sono drammaticamente indietro. Per giunta con costi superiori
per effetto di una fiscalità molto più onerosa. Quando, era la primavera del
'90, Cruyff voleva portare Van Basten al Barcellona, il Milan riuscì a fare
un'offerta superiore a quella dei catalani. Ora Van Basten non sarebbe
possibile trattenerlo».
Dall'Europa alla serie A. Che cos'ha l'Inter più di voi? Forse ha più palle?
«Quali palle se non fa una finale di Coppa dei Campioni da 36 anni? Nulla...
L'Inter non ha nulla più di noi. Non cambierei i risultati dell'Inter con
quelli del Milan».
Ad Ancelotti manca una sessantina di panchine per superare Nereo Rocco. Gli
darete la soddisfazione di raggiungere questo record?
«Ancelotti ha un contratto fino al 2010 e il Milan lo rispetterà ma io mi
auguro che i risultati ci consentano di andare avanti. E comunque credo che
Carlo il primato di Rocco lo possa battere già entro il 2010».
Si continua a parlare del nuovo stadio ma nulla, nonostante l'urgenza del
problema, si muove. Parole, parole, parole...
«Per il nuovo stadio occorrono strumenti legislativi che non esistono,
quindi il mio pessimismo è totale. Se siamo riusciti a fare 8 finali di
Coppa ma non lo stadio, un motivo ci sarà. Il sogno della mia vita è quello
di vedere i derby Milan-Inter e Inter-Milan in due stadi diversi, cosa che
era possibile fino alla guerra mondiale, quando il Milan giocava a San Siro
e l'Inter all'Arena, e che invece non è più possibile dal 1945. Temo che il
nuovo stadio sia destinato a rimanere un sogno».
Anno nuovo fa rima con buoni propositi. Con chi promette di essere più buono
nel 2009 Adriano Galliani?
«Ci penso e le risponderò nella prossima intervista».
Alberto Costa
03 gennaio 2009
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