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Dietro al sintomo
Parassiti cutanei in cani e gatti
I più comuni parassiti cutanei di cani e gatti sono le pulci e le zecche.
Le prime sono piccoli insetti di colore scuro, della lunghezza massima di alcuni millimetri, senza ali, ma provviste di tre paia di zampe lunghe e robuste, grazie alle quali sono in grado di correre e spiccare salti.
Le seconde, facilmente visibili a occhio nudo, somigliano vagamente a lenticchie o semi di mela, misurano da 3 a 20 millimetri circa e sono di colore bruno o grigio.
Le pulci si nutrono del sangue di cani e gatti, causando loro una serie di problemi differenti.
L’azione diretta determina prurito intenso, al quale possono conseguire lesioni secondarie da grattamento, quali ferite, croste, piaghe e infiammazioni/infezioni cutanee.
Tali segni clinici sono ancora più evidenti nelle non rare forme di ipersensibilità al morso della pulce, vere e proprie reazioni allergiche nei confronti di una sostanza contenuta nella saliva del parassita.
Non bisogna, poi, trascurare alcune patologie trasmesse a cani e gatti dalle pulci, la più diffusa delle quali è l’infestazione da Dipylidium caninum, un verme piatto intestinale appartenente al gruppo zoologico delle Tenie.
Anche le zecche si nutrono del sangue di cani e gatti, alla cui cute si ancorano grazie a una sorta di rostro contenuto nell’apparato boccale.
La sottrazione di sangue può anche essere ingente ed è direttamente proporzionale al numero di parassiti presenti e alle condizioni generali dell’ospite.
L’azione parassitaria delle zecche, inoltre, può causare reazioni infiammatorie locali (spesso seguite da infezioni batteriche secondarie) e lesioni nodulari da corpo estraneo.
Non è esclusa, anche se in Italia è per fortuna poco frequente, l’inoculazione di sostanze neurotossiche ad azione paralitica.
Come nel caso delle pulci, infine, anche le zecche possono trasmettere ai loro ospiti patologie di vario genere, tra le quali non vanno dimenticate la piroplasmosi o babesiosi, l’ehrlichiosi, l’emobartonellosi e la borreliosi o malattia di Lyme, che può riguardare anche la nostra specie.
Non è difficile rendersi conto della presenza di pulci e zecche sul corpo di cani e gatti.
Le pulci risultano come piccoli animaletti dai rapidi movimenti, ma è ancora più facile accorgersi del loro passaggio, evidenziato dal ritrovamento, sul corpo degli animali, del sangue digerito, sotto forma di una fine polvere scura.
Quanto alle zecche, è di norma sufficiente accarezzare cani e gatti un po’ dappertutto per evidenziare al tatto piccole rilevature sospette, in contrasto con la liscia regolarità della pelle.
Occasionalmente, pulci e zecche possono assalire anche noi, creandoci in tal modo qualche piccolo guaio.
Se, poi, pensiamo al fatto che la loro riproduzione può avvenire in appartamento, risulta abbastanza lampante l’importanza di difendere i cani, i gatti e la nostra casa da questa minaccia.
L’intervento del farmacista
Il farmacista dovrebbe conoscere i più importanti preparati ad azione antiparassitaria, in quanto capita di frequente che i proprietari di cani e gatti gli si rivolgano per risolvere un’infestazione da pulci o da zecche del proprio animale.
Le caratteristiche che deve avere un buon prodotto ad azione antiparassitaria sono l’elevata efficacia nei confronti delle specie che si vuole andare a colpire, la bassa tossicità nei riguardi di cani e gatti e la facilità di applicazione per il proprietario
I più importanti gruppi farmacologici di antiparassitari esterni sono:
i carbamati, i fenilpirazoli, le formamidine, gli IGR (dall’inglese Insect Growth Regulator), le nitroguanidine cloronicotiniliche, gli organofosforici, i derivati del piretro (piretroidi e pietrine).
Non manca un’avermectina semisintetica (selamectina), che ha dimostrato di possedere un’efficace azione anti-pulci.
Le formulazioni disponibili sul mercato sono molteplici:
si possono, infatti, trovare collari, gocce, polveri, shampoo, soluzioni per uso esterno, spot on, spray, compresse da somministrare per bocca, soluzioni e sospensioni per uso orale.
I carbamati sono insetticidi che agiscono bloccando l’acetilcolinesterasi e provocando, di conseguenza, la paralisi e la morte dei parassiti: in questo gruppo di composti vanno ricordati il carbaryl e il propoxur.
Alla famiglia dei fenilpirazoli appartiene il fipronil, che agisce direttamente sul sistema nervoso centrale degli invertebrati, provocando la rapida morte di pulci e zecche per iper-eccitazione.
La formamidina più nota in medicina veterinaria è l’amitraz, il cui meccanismo d’azione si basa sull’antagonismo nei confronti dei recettori per l’octopamina, un neurotrasmettitore localizzato a livello sinaptico: ne consegue un incremento dell’attività nervosa, che porta velocemente alla morte dei parassiti.
Tra gli IGR ricordiamo il lufenuron e il piriproxifene.
Il primo è un derivato benzolinico dell’urea, che agisce come anti-pulci da somministrare per via sistemica: dopo l’assorbimento intestinale, il principio attivo viene assunto dai parassiti che si nutrono del sangue di cani e gatti, concentrandosi nel loro ovaio e interferendo sulla sintesi della chitina, così da provocare mortalità precoce nella fase di embriogenesi.
Il secondo, ovicida e larvicida ad azione locale, impedisce lo sviluppo delle uova, delle larve e delle pupe, interferendo con i meccanismi di sviluppo dei parassiti.
L’imidacloprid è una nitroguanidina cloronicotilinica, che agisce inibendo la trasmissione colinergica e provocando di conseguenza paralisi e morte degli insetti colpiti
Ormai poco impiegati a causa della loro potenziale tossicità, gli organofosforici vanno tuttavia ricordati per la loro importanza storica: tra quelli ancora in uso, vi sono il diazinon, il fention, il triclorfon, il cythioate (per uso orale) e il cumafos.
Sono diversi i derivati del piretro impiegabili nella lotta alle pulci e alle zecche di cani e gatti.
La deltametrina, una delle più recenti, agisce rapidamente sui parassiti sia per contatto che per ingestione, interagendo con il loro sistema nervoso, fino a indurre paralisi e morte.
La flumetrina è un piretroide sintetico dall’efficacia rapida e intensa nei confronti degli ectoparassiti e in particolare delle zecche: il meccanismo d’azione si spiega con un’alterazione della permeabilità dei neuroni degli artropodi agli ioni K+ e Na+, con conseguente blocco della conduzione degli impulsi nervosi.
La permetrina è un piretroide di sintesi, dotato di attività residuale prolungata: appartiene ai piretroidi di tipo I non cyano (quindi senza rischi di irritazione cutanea dell’animale cui è destinato) ed elimina rapidamente pulci e zecche adulte, bloccando la trasmissione dell’impulso nervoso dei parassiti.
Tra gli altri, è doveroso menzionare la fenotrina e la tetrametrina, generalmente usati in associazione tra loro.
La selamectina è un’avermectina semisintetica, il cui meccanismo d’azione è l’interferenza con la conduttanza dei canali del cloro, con conseguente alterazione dei processi neurotrasmettitivi dei parassiti, che vanno così incontro a paralisi e morte.
Anche taluni preparati naturali si sono rivelati validi nella lotta a pulci e zecche: tra questi vogliamo ricordare i dispositivi a ultrasuoni; l’associazione di lievito di birra, alghe marine, metionina, lisina e aglio, da somministrare per bocca; l’azadiractina, un insetticida botanico estratto dalle foglie e dai semi del Neem (Azadirachta indica); l’associazione di estratti di olii vegetali, olio di vaniglia e glicerina, per uso esterno.
Non bisogna, infine, dimenticare che l’efficacia del trattamento antiparassitario implica la disinfestazione dell’ambiente in cui cani e gatti vivono.
Tra i prodotti esistenti in commercio, ricordiamo il clorpirifos microincapsulato; la permetrina microincapsulata; l’associazione di ciflurin e piriproxifene; l’associazione di piperonilbutossido, permetrina, tetrametrina, acetone, alcool isopropilico, e butano-propano; l’associazione di piperonilbutossido, permetrina e sumithrin; l’associazione di piretro e piperonilbutossido; l’associazione di ciflurin, tetrametrina e piperonilbutossido.
Cinque cose da ricordare
1. Le più comuni ecto-parassitosi del cane e del gatto sono le infestazioni da pulci e da zecche, che possono colpire animali di qualunque razza, sesso o età, con eventuali ripercussioni sulla salute umana.
2. Spesso il farmacista viene interpellato dai proprietari di cani e gatti infestati da pulci e zecche: per questo motivo, deve conoscere i principali preparati ad azione antiparassitaria disponibili sul mercato.
3. Le caratteristiche che deve possedere un buon antiparassitario sono l’elevata efficacia nei confronti di pulci e zecche, la bassa tossicità nei riguardi di cani e gatti, la semplicità d’applicazione da parte del proprietario dell’animale.
4. In commercio esistono numerosi principi attivi validi, formulati in gocce, polvere, shampoo, collare, spot on, soluzione esterna, spray, compresse per bocca e soluzione per uso orale.
5. La buona riuscita di un trattamento antiparassitario implica anche l’utilizzo di preparati ad azione disinfestante sugli ambienti dove cani e gatti vivono.
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Ultima modifica di ania : 27-11-2008 alle 22:28.
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