Quote:
Originariamente inviato da cionci
Cioè ?
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Praticamente è simile al tuo.
Si prendono due tempi. Un tempo T1 con dimensione dell'input D1. Il secondo tempo, T2, viene preso raddoppiando la dimensione dell'input: D2 = D1 * 2.
Dividendo T2 per T1, si dovrebbe ottenere una misura approssimativa della complessità dell'algoritmo, a prescindere da quale linguaggio venga utilizzato.
Per esempio, se raddoppiando l'input raddoppia anche il tempo di esecuzione, l'algoritmo dovrebbe avere complessità lineare. Se, invece, il tempo quadruplica, la complessità dovrebbe essere quadratica.
Se ho detto minchiate(ché non m'intendo di matematica), ditelo