Eccomi!!!
Quote:
Originariamente inviato da CioKKoBaMBuZzo
mi aggiungo al coro dei sì, aggiungendo che in particolare tutta la chimica si può derivare dalla QED, l'elettrodinamica quantistica 
|
Vero!
In realta' non serve scomodare la QED (di cui andrebbero presi i limiti per basse energie), basta la normalissima meccanica quantistica, per lo piu' non relativistica!
Gli effetti relativistici (in particolare quelli magnetici) si possono trattare con Hamiltoniani efficaci, anche se spesso a livello pratico e' tutt'altro che banale ottenere risultati davvero buoni, per problemi legati all'invarianza di Gauge e non solo.
Si riescono, tutto sommato, a simulare in modo ottimo le proprieta' NMR, mentre per lo stato solido credo che ci siano ancora dei grossi problemi - non e' il mio campo, non me ne intendo particolarmente!
La QED e' particolarmente efficacie per descrivere interazioni luce/materia (scattering elettrone fotone)... c'e' anche qualche ricercatore che sta indagando sulla violazione della parita' (forza elettrodebole) come fattore scatenante della chiralita' di molti substrati

L'applicazione delle teorie di campo quantistiche a sistemi chimici, e quindi alle basse energie, e' sicuramente un campo interessante della chimica teorica moderna
Quote:
Originariamente inviato da Gargoyle
Un fisico ti dirà senz'altro che tutto questo è certamente possibile.
Un chimico ti dirà di "no", seguito da una breve spiegazione.
In astratto, tutta la chimica (struttura delle molecole, reattività delle molecole, caratteristiche macroscopiche delle sostanze) è deducibile dalle equazioni fondamentali della fisica (anzi, basterebbe fermarsi alla meccanica quantistica relativistica, non c'è bisogno di scomodare le teorie di campo).
E' quello che sosteneva anche Dirac, uno dei più grandi fisici del secolo scorso.
In pratica, però, è attualmente impossibile predire certe quantità di interesse chimico a partire dalla fisica fondamentale: questo essenzialmente per limiti tecnologici che però ci sono e non vanno ignorati.
Tutti conti che vengono fatti in chimica oggigiorno si basano su semplificazioni della teoria fisica di base, semplificazioni più o meno drastiche e realistiche.
|
Esistono anche i metodi ab initio, che di semplificazioni non ne introducono

Ce ne sono di piu' o meno precisi, piu' o meno costosi

Beh, il discorso "limite tecnologico" e' tutt'ora "in fieri"
Ci sono gruppi che fanno simulazioni su sistemi con una decina di migliaia di atomi, sfruttando tecniche di linear scaling applicate al DFT, con risultati molto buoni

Invece l'interpretazione dell'equazione di Dirac come equazione di schroedinger relativistica non e' del tutto corretta - la strada giusta da seguire e' proprio quella della quantizzazione di campo.
Sto iniziando a studiare queste cose proprio in questi giorni, a breve maggiori dettagli
Invito comunque tutti a dare un'occhiata al thread sulla ricerca scientifica con il calcolo distribuito, dove qualche idea di chimica teorica classica si puo' trovare
P.S.: "attualmente" nel senso di "praticamente" e' un inglesismo che uso un sacco anch'io

Deformazione professionale