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Originariamente inviato da TheMash
a me il ragionamento di Zero mi sembra alquanto mediocre e perlopiù strafottente...
Siccome per il 2020 non ce la faremo, checcefrega!
Continuiamo a inquinare, ma ovviamente non cerchiamo nessuna alternativa, perchè i nostri politici hanno stabilito bla bla bla...
Tutto questo sempre contro l'UE, noi dobbiamof are sempre di testa nostra, siamo senza regole, non ragioniamo, non vogliamo crescere...
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Opinione rispettabile, che io ovviamente non condivido.
Il primo ragionamento che un governo deve porre in essere quando decide se impegnarsi o meno è il seguente: sarò in grado di rispettare quello che ho firmato (e poi ratificato) o nella fattispecie: il sistema-paese sarà in grado in meno di 12 anni di ridurre del 20% le emissioni di co2?
A mio avviso non sarà in grado, e dal momento che i trattati (o le fonti derivanti da trattati, quali direttive e regolamenti) sono una cosa seria, è meglio non firmare alla cazzo di cane (o votare contro, in sede di consiglio), per poi pagare sanzioni pecuniarie salatissime.
Già con Kyoto prenderemo sonori cazzotti su per le gengive..(cioè dovremo pagare miliardi di euro per fare trading sulle emissioni)..e intanto gli Usa se ne sbattono e così la Cina.
Quindi alla luce dei precedenti (Kyoto) vale davvero la pena usare degli strumenti così vincolanti?
Secondo me NO..si faccia una politica ambientale (nucleare in primis) pianificata, senza avere spade di damocle su per la testa, spade di damocle che i nostri diretti concorrenti non hanno. (vale solo per l'Ue questo obiettivo).