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Originariamente inviato da dinomite
Buongiorno,
avrei bisogno che qualche frequentatore di palestra mi aiutasse a capire cosa cambia tra:
1) usare masse ragionevoli, mantenute costanti e con 3 ripetizioni da 15 esecuzioni
2) usare masse crescenti diminuendo in caso di sovraffaticamento il numero di esecuzioni. Ad esempio 1 serie da 15, seconda da 12 e terza da 8
3) partire con una esecuzione con masse alte e poi scendere nelle altre due.
Cosa cambia tra il fare molte esecuzioni con masse allineate alla propria capacità o con poche esecuzioni ma con masse più alte?
Quale è il criterio che si dovrebbe seguire per stabilire il giusto equilibrio pesi-esecuzioni?
P.S: sono alto 1.78 peso 73 kg, non ho massa grassa in giro ma se mi fermo mi viene un fisico simile a quello di Gandhi  e sono tre anni che vado regolarmente in palestra 2 volte alla settimana.
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Ehm... ripassiamo un po' di terminologia, perché hai usato termini lievemente impropri

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masse = carichi
ripetizioni = serie
esecuzioni = ripetizioni
A seconda del metodo varia l'impatto sulle fibre muscolari (bianche, cioè quelle "forti"; o rosse, "resistenti"), sul sistema nervoso e sul sistema endocrino; quindi a seconda del metodo si può allenare maggiormente una abilità (o capacità) motoria rispetto alle altre (ad es. forza, potenza, resistenza...), e sviluppare o meno l'ipertrofia.
nb: per "metodo" non intendo "serie x ripetizioni", ma un insieme più ampio di variabili: serie, ripetizioni, intensità, cadenza, tempo di riposo, tecnica o arco di movimento.
Comunque, non esiste in assoluto un metodo migliore rispetto agli altri. Per due ragioni:
1) perché dipende dal proprio obiettivo (ad un metodo specifico corrisponde un adattamento specifico);
2) perché il sistema nervoso tende ad "abituarsi" in fretta agli stimoli, cioè al metodo, che quindi va cambiato con una certa frequenza (3-4 settimane).
PS: comunque c'è il "Wellness Official Thread" per queste domande.