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Originariamente inviato da Leron
ma come cavolo fate a usare winxp per informatica? programmate in c++ con compilatori sotto win?
magari fate programmazione orientata agli oggetti con VB invece che imperativa in c++?
capisco lavorarci, giocarci, ecc... ma un università di informatica è uno scandalo che usi win come sistema... proprio lì che dovrebbero dare l'esempio...
niente meglio di emacs per il c++
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Hai mai provato a lavorare in C++ con il CBuilder della Borland? Fallo, e poi dimmi se esistono ambienti di sviluppo C++ comodi, semplici e versatili come questo, ma per Linux...
Personalmente lavoro con Delphi e mi trovo più che bene. So che esiste un porting per Linux (Kylix), e quando avrò un po' di tempo voglio darci un'occhiata più approfondita...
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io invece sto benissimo: faccio informatica (dipartimento di scienze e matematica) sotto linux: l'università non paga per il software e le licenze, i prof fanno progettazione imperativa (cosa che ti apre gli occhi molto più di quella orientata a oggetti anche se è più difficile)
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Scusa, ma forse dovresti fare un bel corso di ingegneria del software, prima di affermare che la programmazione imperativa, che si sta cercando di abbandonare da tempo, apre gli occhi più di quella a oggetti. E' l'esatto contrario, semmai.
Prova a pensare di realizzare programmi di un certo spessore con il paradigma imperativo e quello object-oriented: già questo basterebbe a farti capire dove pende l'ago della bilancia. Se a ciò aggiungiamo anche la manutenzione, la modularità e la riusabilità del codice, il giudizio, IMHO, è più che scontato...
Se poi vogliamo parlare dei vantaggi e degli svantaggi dell'uno e l'altro tipo di programmazione, possiamo anche farlo, ma con cognizione di causa. La programmazione a oggetti non è certamente la panacea, come quella imperativa non è l'origine di tutti i mali: esistono ambiti d'impiego in cui è meglio l'una o l'altra. Dipende sempre tutto dal target che si è prefissati e dal contesto di lavoro.
Comunque è assodato che la programmazione si sta orientando verso framework applicativi, dove l'imperativo risiede nello sfruttamento di componenti (classi).
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e mi sento "in pace" anche con me stesso sapendo che programmo su software libero che (spero) resterà libero
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I prodotti Borland non sono liberi, ma per me sono qualcosa d'irrinunciabile. Lo so, sono un drogato ormai...
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sono differenze di idee... a trento saranno probabilmente più "fricchettoni" e vanno controcorrente evidentemente, ma la formazione imho è completa
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Anche a Catania ti offrono una formazione completa, ma la programmazione imperativa la trovi al primo anno e basta (tra l'altro si studiano anche le architetture dei microprocessori e si lavora in assembly), poi si passa a C++, Java e UML...
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secondo me si perde un'occasione a non programmare in linux , soprattutto vista la (infinitamente) maggiore affidabilità e duttilità del sistema rispetto al microsoft
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A livello di programmazione non so quanto duttile possa essere Linux: le API di Windows, pur se indigeste alcune volte, permettono di fare cose molto più semplicemente (grazie allo scambio di messaggi, ad esempio) e coprono uno spettro molto ampio. Non so se hai provato a realizzare applicazioni con interfaccia grafica di un certo spessore per Windows.
Se poi all'università ti sei limitato a realizzare i programmi che normalmente vengono richiesti, non vedo dove il s.o. possa fare la differenza: C, C++, Java, ecc. offrono un framework applicativo standard, a prescindere dal s.o. utilizzato...
P.S. Scusa se ho rimosso le tue faccine, ma risponendo off-line mi risulta difficile fare il copia & incolla per riportarle nel quoting...