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signo3d
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Il Secolo XIX - Cassano? Un vero business
10.09.2008 10.03 di Andrea Losapio articolo letto 944 volte
Re Mida trasformava in oro tutto ciò che toccava, a Cassano non sempre la cosa riesce, ma ci sta lavorando. L'arrivo di Fantantonio alla Sampdoria è stato un po' come un ciclone, per i tranquilli ritmi che fino all'agosto 2007 avevano caratterizzato la gestione societaria dalle parti di Corte Lambruschini: tifosi impazziti ma, soprattutto, attenzione dei media schizzata alle stelle, gli sponsor che drizzano le antenne, i soldi investiti che iniziano a tornare indietro, per altri e tanti rivi.

A un anno e poco più dall'inizio di quella operazione coraggiosa (Cassano a Madrid era fuori squadra da tempo e fuori forma da tanto), si possono tirare un po' di somme, condendo i dati con aneddoti gustosi. In senso stretto, pure: quando Fantantonio arrivò, la pasticceria Poldo di Pontedecimo creò il "Dolcekassano", pan di Spagna con crema chantilly alle mandorle baresi e numero 99 scritto col cioccolato; adesso è il turno del ristorante Vescovado di Noli, dove il calciatore ha festeggiato il proprio compleanno (il 12 luglio), che ha messo in lista le penne alla Cassano, con gamberi e vellutata di zucchine.

Cassano interessa, fa parlare, discutere. Dal suo arrivo i centimetri quadrati di stampa nazionale dedicati alla Samporia sono quasi raddoppiati, per essere precisi sono diventati il 95% in più. Quelli televisivi, sempre prendendo in considerazione i dati nazionali, hanno fissato un più 40%. Si tratta di dati ufficiali, presentati dalla Sampdoria nel corso del "workshop degli sponsor" che si è tenuto nel giugno scorso, che ha lasciato a bocca aperta molti investitori e che ha convinto altri della bontà della propria scelta.

Come Air One, che ha versato un milione nelle casse della Sampdoria per far scrivere il nome della compagnia aerea sulle maglie che la squadra userà in Coppa Italia e Coppa Uefa. L'anno scorso (Cassano era arrivato troppo a ridosso della stagione agonistica), i blucerchiati giocarono senza sponsor in entrambe le manifestazioni. Insieme ad Air One, convinto anche Groupama, polo internazionale assicurativo con un giro d'affari complessivo di 14 milioni di euro, 11 milioni di clienti e 33.500 dipendenti, da pochi mesi sponsor istituzionale della Sampdoria. Attirato dal binomio Cassano-Sampdoria e da tutto l'interesse che ruota attorno al fantasista in maglia cerchiata di blu. La quale, con il nome Cassano sul retro e numero 99, è stata venduta, in poco più di un anno, nell'ordine delle 1.200 unità (il 90% del totale di quelle uscite dal Sampdoria Point). E sarebbe potuto accadere ben di peggio (si fa per dire, in realtà di meglio, per le casse della Sampdoria) se il Pibe di Barivecchia avesse accettato di mettere il 10 sulla maglia. Nuove casacche, con il numero più affascinante: sarebbero stati sfracelli. «Ma più me lo dite - ha spiegato Cassano - più io faccio di testa mia. Se nessuno diceva niente, di sicuro mettevo il 10».

Il ragazzo è fatto così, e questo rappresenta, per uno che movimenta un giro d'affari così spaventoso, l'aspetto più intrigante e romantico. Cassano ammette che i soldi interessano («chi dice il contrario - sostiene - è un bugiardo, il denaro fa comodo a tutti») ma poi è pronto a decurtarsi lo stipendio pur di giocare nella Sampdoria (nel Real Madrid prendeva 4,2 milioni, a Genova circa 3). Non ha un sito internet, caso praticamente unico per un giocatore di quel livello, preferisce parlare poco con la stampa, anche se la cosa gli gioverebbe perché, ogni volta che lo fa, il rimando della sua immagine s'accresce. Gioca con scarpini anneriti, così perde circa 250 mila euro all'anno pur di aspettare un'offerta che ritiene adeguata alla propria collocazione di calciatore in un'ipotetica classifica internazionale.

Internazionale, proprio come i clienti della Samp web tv, il canale telematico della Sampdoria, quando si parla di lui. Se il profilo di un giocatore sulla Samp web tv richiama normalmente una media di cento visitatori, quello di Cassano li fa arrivare a quattrocento; di questi, duecento sono stranieri. Tanto che la Sampdoria sta pensando di creare un appuntamento a settimana in lingua inglese, visti anche i confortanti dati complessivi dei contatti: 350 mila per Samp web tv da quando il sito è aperto, tre mesi e mezzo fa, un milione all'anno per il sito internet della Sampdoria.

Ma lo sanno in tanti che "Cassano fa vendere". Visto che lui non ha un sito, i siti con il suo nome, usato come specchietto per le allodole, abbondano. Per non parlare delle magliette contraffatte. Alla Sampdoria dicono che per ogni maglietta ufficiale con il nome di Cassano venduta, se ne vendono altre 50 che ufficiali non sono. Ovvio, costano molto meno.

E' l'evoluzione di Re Mida. Nella società della comunicazione, per trasformare tutto in oro, può essere sufficiente il nome.


Immaginate cosa muove Dinho
E c'è chi diceva che non serviva, che era il doppione di kaka....

questo fa tutto, dentro e fuori, davanti e dietro
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