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Originariamente inviato da funky80
Quello che secondo me è sfuggito a molti è che l'uso dei termini è preciso e circostanziato. Sono convinto che il messaggio fosse direttamente diretto a quella fascia di giovani minorenni che vedono davvero nello sballo l'essere "fighi" e quindi appositamente parla di "sfigati".
La meloni dimostra con questa uscita una certa "attenzione" al mondo giovanile che non coinvolge solo i contenuti ma anche la forma. Conta molto di più in questo fascia d'eta una campagna diretta con magari qualche personaggio famoso e lo slogan "chi si droga è uno sfigato" che millemila ragionamenti barbosi sui danni che certe sostanze possono produrre
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Dimostra attenzione al mondo giovanile?
E' il ministro per le politiche giovanili,che dovrebbe stare attenta agli anziani?
Questo non è uno slogan(e non sarebbe neppure originale,visto che solgan analoghi si sono alternati ciclicamente nelle campagne antidroga) in una campagna contro la droga,ma è tutto quello che ha saputo partorire nel rispondere a un giornalista che le chiedeva un commento sui risultati quanto meno allarmanti che sono emersi dalle analisi in veneto,per cui il 50 % dei giovani alla guida controllati risultava in stato di ebrezza o sotto l'effetto di droghe assortite.
Questo accompagnato dall'uscita su '"l'insicurezza strutturale" della propria generazione(evidentemente si considera ancora giovane).
L'utilizzo di determinati termini può risultare preciso e circostanziato in base a chi è l'interlocutore:qui non parlava a una scolaresca di quindicenni ma rispondeva a un giornalista su un problema grave che in questi giorni è tornato alla ribalta.
La sua brillante analisi è stata:
-sfiga
-cultura della droga
-"insicurezza strutturale" della propria generazione(questa è bellissima)
Ovvero il nulla cosmico misto alla banalità.
La cosa più inquietante è la strategia risolutiva che emerge (o ,per meglio dire, non emerge) da questa analisi.
Alla sfiga non so come porrà rimedio,"l'insicurezza strutturale" è a suo modo di vedere strutturale alla sua generazione,quindi c'è poco da fare.Rimane la cultura della droga,dobbiamo aspettarci che la Meloni proporrà in questi cinque anni un nuovo modello culturale alternativo a quello attuale per i giovani ?Lo farà cominciando a parlare con il linguaggio dei giovani ad ogni intervista con cose tipo di "ehi cioè,se ti droghi sei fuori da paura " , "Ti droghi?stai maaale" o"w la figa abbasso la droga"?
Ma poi,sopratutto,da quando lei sarebbe un modello di riferimento per i giovani?
Esiste un solo giovane al mondo che sentendo la Meloni dire "la droga è da sfigati" pensi di smettere di drogarsi o di non cominciare affatto?
Ha visto la telecamera e si è sentita Illary Blasi e il commento rilasciato è esattamente quello che ci si potrebbe aspettare dall'ex letterina.