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Old 25-08-2008, 19:58   #4
saverio80
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Riporto qui un post riepilogativo sui controller sas, perche' percome ecc..
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Originariamente inviato da cyberjunkie Guarda i messaggi
Breve spiegazione per Pardulo, e per tutti coloro che come lui sono capitati su questo thread e non si raccapezzano.

Vedo che hai 165 messaggi all'attivo, ma la domanda un pochino ingenua lascia intendere che sei ancora, per così dire, un po' acerbo.
Nessun problema, nessuno nasce sapendo le cose, ma tutto si può imparare, e volendo, anche approfondire.
Anch'io, quando presi il mio primo 386 con Windows 3.0, non è che me ne intendessi molto:-)

Il PERC 5/i è un controller SAS (ovvero la nuova versione seriale delllo scsi) con supporto nativo, ed indipendente da software esterni, alle configurazioni multidisco RAID.
Fatti una ricerca su Wikipedia e vedrai che cosa è un RAID (redundant array of inexpensive disks), il nome risale agli albori ma la tecnologia sottostante è ancora molto utilizzata anche oggi, sia per la salvaguardia dei dati che per l'aumento delle prestazioni. Sostanzialmente le varie versioni di RAID si basano sullo striping (scrittura e lettura su più dischi contemporaneamente) o sull mirroring (scrittura dei dati "specchiata"). Sono possibili mix, anche abbastanza complessi, delle due tecnologie.
Ad esempio io in casa ho un NAS della Buffalo, ovvero uno scatolotto con quattro dischi collegato in rete (in tecnologia gigabit su cavo di rame), che lavora in RAID 5. Ovvero i dati sono scritti in striping su tutti i dischi a rotazione, usandone di volta in volta uno per le informazioni "di parità".
Non mi dilungo, Wikipedia ti dirà tutto quel che vorrai sapere. Quel che è importante è che se uno dei 4 dischi si rompe, può essere sostituito senza perdere i dati, come invece avviene con gli "array" (volumi di più dischi) RAID 0 messi a disposizione dai controller integrati in molte motherboards (ad esempio tutti i southbridge Intel che finiscono per "R"), o da molti economici controller su bus PCI (PATA o SATA che siano), che si appoggiano alla cpu di sistema (host based).

Quali sono quindi le caratteristiche che differenziano il PERC 5/i (o controller simili venduti con marchio LSI) dalle funzioni integrate nelle schede madri con supporto RAID, o dai controller PCI economici?

- Supporto al RAID 5. Normalmente non è presente nei casi suddetti, e anche se presente richiede un discreto lavoro del processore per calcolare quei famosi bit di parità che permetto di ricostruire il volume se UNO dei dischi da i numeri. Il mio NAS Buffalo Terastation mi ricorda ogni giorno con la sua esagerata lentezza quanto sia gravoso per una cpu poco potente l'esecuzione di questi calcoli in software. Ovviamente al giorno d'oggi le cpu multicore hanno tuttta la potenza che servirebbe, ma ci si ritrova poi a sbattere contro altri problemi, visto che una soluzione "host based" RAID 5 è leggibile solo DOPO il caricamento del relativo driver software, questo sia con Windows che con Linux. E' quindi ovvio che anche se si ha la fortuna di disporre del supporto per il sistema operativo che si vuole utilizzare, MAI e poi mai si potrà fare il boot da un volume simile se il controller in questione non è dotato di un proprio bios da caricare in memoria prima che la sequenza di boot abbia luogo. Questo bios "aggiuntivo", che ovviamente il PERC 5/i possiede, interagisce con il bios della scheda segnalando che esiste una periferica di boot alternativa che eventualemnte può essere scelta per il caricamento del sistema.
Le schede RAID più evolute, come la PERC 5/i, supportano molte configurazioni RAID, e non solo RAID 0 e RAID 1 come la maggioranza dei controller PATA e SATA onboard.
Purtroppo la più grave pecca del PERC è la mancanza del supporto al RAID 6, che permette di ricostruire l'array anche in presenza di DUE dischi inaffidabili/rotti contemporaneamente. Con la commercializzazione di HD da 1TB o addirittura 1.5TB la probabilità che ci sia un errore di lettura non correggibile durante la procedura di ricostruzione è aumentata di pari passo all'aumento delle dimensioni dei singoli dischi. L'insorgenza di un problema simile è molto più probabile se tutti i dischi sono stati acquistati assieme, e quindi sono dello stesso tipo/batch, ed hanno quindi una "attesa di vita" molto simile.
Niente di grave, bisogna solo tenere bene a mente che un RAID 5 non sostituisce un backup, e che i dati veramente importanti vanno salvati anche altrove.

- supporto SAS. I dischi più veloci sono disponibili solo con interfaccia SAS, scsi U320, oppure fiberchannel. I SATA più voloci si fermano a 10.000 giri. Se vuoi mettere un disco molto veloce (specie se con utilizzo che prevede di accedere a molti piccoli files quasi in contemporanea), la scelta di installare un disco da 15K giri è quasi obbligata, non solo per il ridotto tempo di accesso ai files, ma anche perchè questi dischi sono ottimizzati proprio per questo tipo di impiego, sia come strategie di caching che come affidabilità di utilizzo in ambienti server che devono essere funzionanti 365 giorni l'anno.
Siccome lo standard lo permette, è possibile associare sullo stesso controller dischi SAS ad alte prestazioni, con dischi SATA, magari le più costose versioni cosidette "nearline", che sono una via di mezzo tra i cugini SAS più veloci ed i fratelli consumer più a buon mercato. As esempio in casa Seagate ci sono i SAS da 15K e 10K giri, la serie SATA ES.2 da 7.200 giri "pro" con garanzia da 5 anni, ed i normali SATA Barracuda.11 da 7.200 giri.
In presenza di un controller compatibile, e con appositi cassettini, è permessa la sostituzione a caldo (senza spegnere il computer), con tutti questi HD.

- banda sufficiente. Molti controller RAID sono tutt'ora proposti in versione PCI. Purtroppo moltissime schede consumer offrono slot PCI solo in versione 2.1 (ovvero 32-bit e 33Mhz). In questo caso se si hanno configurazioni con più dischi si rischia di avere il collo di bottiglia non nell'hard disk, come ormai è la norma, ma nel controller stesso, incapace di veicolare una banda sufficiente di dati verso il sistema. Il PERC 5/i, come molti altri controller non troppo datati, utilizza il bus PCI Express (ovvero PCI-E, non PCI-X come ho visto scritto anche su questo forum!).
Per intenderci, il PCI-E è quello delle schede video di ultima generazione (i più giovani magari possono ignorare le ultime tre parole), che è presente in almeno due esemplari nella maggioranza delle schede madri.
Alcune ne hanno addirittura tre, qualcuna uno solamente. In quest'ultimo caso, se proprio volete usare il PERC o simili, ed intendete usare la scehda come "serverino" casalingo, basta usare una vecchia scheda video PCI per l'installazione, e poi magari toglierla addirittura e controllare il "server" col Remote Desktop di Windows, con VNC, o magari con soluzioni proprietarie come Radmin. Basta settare "ERROR= none" nel bios della mobo così non si blocca all'avvio anche se non ha ne mouse, ne tastiera, ne video.
Quanto al settaggio dello slot PCI-E utilizzato, le schede meno recenti hanno un numero abbastanza ridotto di linee PCI-E, ma basta anche settare a 4x lo slot del PERC. Non lo saturerà mai (magari con 8 dischi, non ho voglia di fare i conti...).
Per gli slot PCI-X invece, attenti a non sbagliare!
Su Ebay, o mercatini informatici vari, si trovano ottime schede controller da server, per slot PCI-X (o magari solo per PCI 64-bit 66Mhz, che ha 4 volte la banda del PCI "normale" ma usa lo slot PCI "lungo").
Sarebbero una bazza, perchè spesso si trovano a molto meno delle schede su PCI-E tipo PERC 5/i, ma pochissime scehde consumer sono dotate di questi slot.
Per cui o ci si compra una vecchia scheda da server, magari una dual-xeon o dual-opteron di qualche anno fa, oppure si cerca, magari sempre sull'usato, una scheda workstation che abbia il bridge PCI-X e relativo/i slot/s.

- volumi oltre i 2 Terabyte. Avrei potuto mettere questa caratteristica assieme alla compatibilità con dischi SAS. La metto a parte perchè non viene mai abbastanza evidenziata. Purtroppo sia i controller SATA, PATA ed anche SCSI hanno tutti il limite intrinseco della dimensione dei volumi supportati: 2 Terabyte. Solo i controller SAS supportano anche volumi più grandi. Molti controller supportano la creazione di più volumi, fortunatamente, ma con la dimensione dei singoli HD che cresce in continuazione il supporto a volumi > 2TB diventa importante. Ad esempio 4 dischi da un tera l'uno, in RAID 5, portano alla creazione di un volume di quasi 3TB, ben oltre al limite di cui sopra!


Spero di aver fatto un minimo il punto. So che questo post non è propriamente breve, ma meno di così era difficile, cercando di rimanere ben comprensibile anche ai meno addentro a queste cose.
Se mi sono dimenticato di qualche punto che andava assolutamente evidenziato, per favore intervenite con aggiunte e correzioni
Ahh...mi è scappato un 1 in più, è la 43a pagina e non la 143a, ma il titolo non lo posso più modificare:-)

have fun

CJ
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Ultima modifica di saverio80 : 06-04-2009 alle 00:02.
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