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Old 14-08-2008, 20:46   #1
dasdsasderterowaa
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Riflessione sulla morte di un geco

Poco fa, mentre leggevo disteso sul letto, ho notato un piccolissimo geco che strisciava lentamente sul pavimento della mia stanza. Non ci ho pensato due volte: l'ho schiacciato con la scarpa, e quindi l'ho ucciso.
Un attimo dopo, un senso di colpa mi ha assalito: avrei potuto catturarlo e portarlo fuori in giardino, nel suo habitat naturale. Poi, mi sono chiesto: avrei avuto il coraggio di schiacciarlo, se fosse stato un geco adulto? no, no perché mi avrebbe fatto senso e pena, così come non ucciderei mai qualunque altro animale di dimensioni significative.

Ecco il nocciolo del thread. Come mai facciamo la distinzione tra animali piccoli e grandi? come mai abbiamo pena soltanto verso animali di una certa dimensione? ad esempio, avete mai avuto pena nell'uccidere una zanzara, una mosca, un ragno o una blatta? credo di no, forse perché, in quanto estremamente piccoli, li riteniamo - inconsciamente - essere viventi inutili ed insignificanti? eppure dovremmo avere rispetto di qualunque forma di vita.

Cosa ne pensate? a voi il verbo.
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